Oggi
la nostra consueta Rassegna
Stampa va in onda in formato
ridotto a causa dello sciopero
dei giornalisti proclamato dalla
Federazione
Nazionale della Stampa,
sulla vertenza per il contratto
nazionale di lavoro. Tra i
motivi della giornata di
black-out dell'informazione, la
richiesta per l'applicazione
integrale del contratto a tutti
i giornalisti che lavorano su
Internet. Per la prima volta nel
nostro Paese, si attua uno
sciopero a sostegno di un
accordo nazionale sul lavoro
autonomo giornalistico e per la
richiesta di regole contrattuali
estese a tutti i giornalisti che
lavorano nei nuovi media:
giornali telematici, siti web,
"portali" su Internet.
Lo sciopero proclamato dalla
FNSI, sulla questione
dell'editoria on-line, trova un
commento molto duro di Paolo
Mieli, direttore editoriale del
gruppo Rcs.
In un'intervista al Manifesto
il numero due della Rizzoli pur
riconoscendo l'urgenza di
regolarizzare il lavoro dei
giornalisti in Rete avverte il
rischio di un'operazione che
miri ad "imbrigliare
l'editoria on-line".
Secondo Mieli la posizione del
sindacato rischia di arrestare
l'avanzata delle nuove
tecnologie, che invece offrono
nuove chances ai piccoli
giornali e potrebbero allargare
il mercato dei giornalisti.
Intanto
in Usa le edicole dei giornali
stranieri sono sull'orlo del
fallimento proprio a causa della
concorrenza dei giornali on
line, aggiornati in tempo reale
e leggibili gratuitamente in
Rete. Secondo una ricerca
commissionata dal quotidiano Usa
Today il volume d'affari
delle rivendite dei giornali
stranieri è diminuito di oltre
il 40 per cento. "Abbiamo
perso la metà delle nostre
entrate negli ultimi tre
anni" - conferma Fred Cohen,
titolare di una famosa edicola
di Boston specializzata nella
stampa estera. Molti chioschi
che hanno fatto la storia delle
città americane, come Out of
town a Cambridge nel
Massachussets e Hotalings a New
York, hanno dovuto ridurre
drasticamente l'acquisto di
testate straniere a causa del
calo di clienti e rischiano,
addirittura, di chiudere
l'attività.
Secondo una stima di Editor and
Publisher i giornali digitali
sono più di 2200 negli Stati
Uniti e in Canada e circa 1500
nel resto del mondo ma il loro
numero è in costante crescita.
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