Roma, 10 Dicembre 1999

Lo sciopero dei giornalisti in Italia e la crisi delle edicole negli Usa


Oggi la nostra consueta Rassegna Stampa va in onda in formato ridotto a causa dello sciopero dei giornalisti proclamato dalla Federazione Nazionale della Stampa, sulla vertenza per il contratto nazionale di lavoro. Tra i motivi della giornata di black-out dell'informazione, la richiesta per l'applicazione integrale del contratto a tutti i giornalisti che lavorano su Internet. Per la prima volta nel nostro Paese, si attua uno sciopero a sostegno di un accordo nazionale sul lavoro autonomo giornalistico e per la richiesta di regole contrattuali estese a tutti i giornalisti che lavorano nei nuovi media: giornali telematici, siti web, "portali" su Internet. Lo sciopero proclamato dalla FNSI, sulla questione dell'editoria on-line, trova un commento molto duro di Paolo Mieli, direttore editoriale del gruppo Rcs.
In un'intervista al Manifesto il numero due della Rizzoli pur riconoscendo l'urgenza di regolarizzare il lavoro dei giornalisti in Rete avverte il rischio di un'operazione che miri ad "imbrigliare l'editoria on-line". Secondo Mieli la posizione del sindacato rischia di arrestare l'avanzata delle nuove tecnologie, che invece offrono nuove chances ai piccoli giornali e potrebbero allargare il mercato dei giornalisti.

Intanto in Usa le edicole dei giornali stranieri sono sull'orlo del fallimento proprio a causa della concorrenza dei giornali on line, aggiornati in tempo reale e leggibili gratuitamente in Rete. Secondo una ricerca commissionata dal quotidiano Usa Today il volume d'affari delle rivendite dei giornali stranieri è diminuito di oltre il 40 per cento. "Abbiamo perso la metà delle nostre entrate negli ultimi tre anni" - conferma Fred Cohen, titolare di una famosa edicola di Boston specializzata nella stampa estera. Molti chioschi che hanno fatto la storia delle città americane, come Out of town a Cambridge nel Massachussets e Hotalings a New York, hanno dovuto ridurre drasticamente l'acquisto di testate straniere a causa del calo di clienti e rischiano, addirittura, di chiudere l'attività.
Secondo una stima di Editor and Publisher i giornali digitali sono più di 2200 negli Stati Uniti e in Canada e circa 1500 nel resto del mondo ma il loro numero è in costante crescita.