Ieri
il comitato dei ministri ha reso note le
regole della gara per l’assegnazione delle
cinque licenze per la gestione dei nuovi
telefonini Umts. Il metodo prescelto è quello
della licitazione privata: ad una prima
selezione qualitativa, sulla base dei titoli,
seguirà una seconda fase quantitativa, con la
possibilità di effettuare rilanci in un
numero prestabilito che sarà reso noto con il
bando. Nessuna differenziazione, inoltre, tra
operatori già presenti con reti Gsm (Tim,
Omnitel, Wind e Blu) e nuovi entranti che
potranno inizialmente appoggiarsi alle reti
esistenti. Regole accessorie eviteranno, poi,
che un accordo tra i contendenti renda troppo
basse le offerte, che partono da un minimo di
5 mila miliardi per licenza. Come previsto,
infine, sarà Crediop l’advisor che si
occuperà dell’organizzazione concreta
dell’operazione.
La notizia del pronunciamento del
governo è su tutti i quotidiani che riportano
anche i commenti dei diretti interessati. Su Repubblica e il Sole24Ore
si dà spazio alla schermaglia verbale in
Parlamento tra due protagonisti della gara: il
fondatore di Tiscali Renato Soru e Roberto
Colaninno, numero uno di Telecom Italia. Sul
quotidiano economico Soru critica le scelte
del governo e spiega le ragioni che dovrebbero
muovere ad un trattamento diverso per i “newcomer”:
“Lo spettro delle frequenze è stato
regalato o dato a cifre irrisorie per le tv,
la telefonia mobile analogica e Gms. Quello
stesso oggetto, cioè le frequenze, non si può
cominciare a farlo pagare solo adesso”.
Colaninno, invece, ha criticato i nuovi
gestori, accusando: “C’è un atteggiamento
egoistico dei nuovi entranti che vogliono
essere avvantaggiati. Ma gli operatori devono
competere tutti in modo uguale, se non hanno
soldi non possono competere”. A commento
delle scelte governative, sulla Stampa
e il Messaggero due interviste al Ministro delle comunicazioni Salvatore
Cardinale danno spazio alle motivazioni del
comitato. La decisione, spiega Cardinale, è
state presa nel rispetto delle segnalazioni
dell’Antitrust e, a favore della
licitazione: “E’ uno dei sistemi di gara
più usati in Italia. Consente una
competizione tra le imprese con un risultato
il più trasparente possibile”.
Liberi
i presunti hacker di “Iloveyou”
Il
quotidiano diretto da Ezio Mauro dà spazio
alla notizia della liberazione dei presunti
autori di “I loveyou”. Senza neppure il
pagamento della cauzione, ieri i “Bonny e
Clayde” dell’era digitale, al secolo
Reomel Ramones e Irene de Guzman, infatti,
sono stati rilasciati dai magistrati filippini
per mancanza di prove. Sul
Giornale, invece, si parla dell’ultima
variante del virus innamorato, che ora si
presenta sotto forma di biglietto di auguri
per la festa della mamma. Anche la versione D
di “Iloveyou” arriva via e-mail e contiene
un messaggio firmato mothersday@subdimension.com.
Per arginare la nuova ondata di bachi
informatici, i produttori di antivirus, come
Sophos, hanno già messo a punto antidoti
efficaci disponibili sui loro siti Internet.
Anche
l’inserto TuttoScienze
della Stampa
si occupa della vicenda “hacker”,
riferendo di una ricerca sulla pirateria
informatica avviata dalla facoltà di
Sociologia dell’Università La Sapienza di
Roma. Dello studio si occuperà
l’osservatorio Zenit per le politiche
sociali, che svelerà le dinamiche sociali del
fenomeno, come anticipa il preside della
facoltà Paolo de Nardis: “Le azioni degli
hackers, comunque siano motivate, rientrano
essenzialmente in una logica di dominio.
Generalmente intelligenti, individualisti,
incapaci di interazione umana se non
attraverso il computer e fortemente fiduciosi
nel virtuale i pirati informatici sfidano il
mezzo, se stessi e il mondo per dimostrarsi
capaci di superare i limiti tecnici”.
“E-contract
with America”, la carta vincente dei
repubblicani
Per
conquistare la fiducia del Paese in vista
delle prossime elezioni i repubblicani hanno
deciso di puntare sull’hi-tech. Lo riferisce
il Sole24Ore,
secondo cui il partito dei conservatori
avrebbe deciso di giocare di anticipo sui
democratici, bruciandoli sul tempo e ponendosi
come paladino della nuova economia.
“Dobbiamo difendere il principio di libertà
di Internet”, ha dichiarato il leader della
maggioranza repubblicana alla Camera Dick
Armey, “aumentando l’accesso alle
opportunità digitali per il numero più
elevato di persone possibile”. Tra le
iniziative repubblicane presentate al
parlamento in questi giorni, la riduzione
delle tasse per gli investimenti nella new
economy, incentivi e facilitazioni per
promuovere “opportunità digitali” ai più
poveri e la proposta di concedere nei prossimi
tre anni 200mila nuovi visti di lavoro negli
Stati Uniti per coloro che possiedo
particolari capacità nel settore tecnologico.
In
breve
L’inserto
NewEconomy
del Sole24Ore
dedicata la prima pagina al rapporto Assinform
2000 sull’occupazione. Il dato più
rilevante riguarda la crescita nel settore
dell’informatica e delle telecomunicazioni
(3,7per cento), tre volte maggiore
dell’incremento totale degli occupati. Altro
punto importante, la questione delle risorse
umane nel mercato dell’Ict che soffre
la carenza di personale specializzato.
Sulla
Stampa si
riferisce la nuova ricerca della psicologa
Tilde Giani Galliano sui nuovi ruoli della
famiglia del Duemila, fortemente condizionati
dalle nuove tecnologie. Dall’esame dei
disegni con cui i ragazzi presentano se stessi
e il proprio ambiente emerge l’immagine di
un’adolescenza in cui l’hi tech è
l’elemento preponderante.
Il
Giornale riporta i risultati di uno studio
dall’Università di Verona sugli effetti dei
cellulari sull’udito. Secondo la ricerca due
minuti di conversazione al telefonino,
soprattutto se non si usa l’auricolare,
sarebbero sufficienti a danneggiare il nervo
uditivo, anche se in modo reversibile.
Nella
pagina del Corriere
della Sera dedicata ad Internet troviamo
la recensione di un nuovo sito web per la
ricerca di persone. Dovesei.it offre, infatti,
a chiunque voglia trovare amici o parenti
persi di vista l’opportunità di ritrovarsi,
lasciando a disposizione degli utenti un
apposito spazio per i messaggi online.
Sempre
sul CorSera
la segnalazione del sito www.festival-cannes.fr,
che da oggi fino al 21 maggio consentirà agli
internauti di seguire in diretta Internet
l’evento cinematografico giunto quest’anno
alla sua 53esima edizione.
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