Roma, 10 Febbraio 2000

E' vero allarme: bloccati dagli hacker i principali siti americani


Numerosi attacchi di pirati informatici hanno paralizzato anche ieri i maggiori siti Internet statunitensi. L'Unione europea apre un' indagine sulla Microsoft per accertare la compatibilità del nuovo programma "Windows 2000" con le regole anti-trust. Parte la corsa delle aziende italiane per ottenere le licenze Umts, tecnologia in grado di fondere cellulari, tv e Web.

In prima pagina su tutti i quotidiani nazionali grande rilievo alla notizia dell'assedio dei pirati informatici alle roccaforti mondiali del Web. Dopo aver espugnato nei giorni scorsi Yahoo!, e-Bay, buy.com, amazon.com e Cnn, ieri sono crollati i siti di ETrade, Datek e ZD-Net. La più grande offensiva hacker della storia del Web - spiega Arturo Zampaglione sulla Repubblica - si basa sul DoS, il "Denial of service", sull'invio, cioè, di milioni di messaggi di posta elettronica che ingolfano i server impedendo ad altri utenti di accedere al sito "vittima". L'attacco ha suscitato molta preoccupazione negli Stati Uniti: il ministro della Giustizia Janet Reno ha affidato d'urgenza le indagini contro il terrorismo informatico all'Fbi e lo stesso Bill Clinton è intervenuto per garantire il suo impegno personale nella lotta per sconfiggere il nuovo "nemico". Numerosi i commenti sui quotidiani a proposito dell'escalation degli episodi di pirateria informatica. Sulla Repubblica, Vittorio Zucconi, vede uno stretto nesso tra gli attacchi dei cyberpirati e le manifestazioni anti-globalizzazione di Seattle. Obiettivo del nuovo terrorismo sarebbe l'economia mondiale che sta nascendo su Internet e la prima mossa è stata quella di creare insicurezza nel mondo dell'e-commerce. Ma importante, secondo Zucconi, è stato anche l'intervento di Clinton a riprova che la Rete già oggi è "il carburante, se non ancora il motore, che alimenta la nuova prosperità dell'Occidente". Anche Augusto Minzolini sulla Stampa veda nella guerriglia on-line il proseguimento della manifestazione di Seattle contro "il nuovo mostro" della globalizzazione. Obiettivo dei neo-terroristi "non violenti" - ribadisce Minzolini - quello di rallentare "lo sviluppo dell'idea stessa del commercio globale, di cui Internet è strumento essenziale". Sul Corriere della Sera, Franco Carlini coglie l'occasione per auspicare una crescita nel mondo delle nuove tecnologie affinché si verifichi un salto di professionalità e di affidabilità in grado di garantire maggiore sicurezza a chi sta investendo sul Web. Sul Manifesto Benedetto Vecchi sottolinea la necessità di conservare un equilibrio dinamico tra la democraticità di Internet e il mondo degli affari. Il Giornale riporta l'opinione di Giovanni Degli Antoni, docente di scienza dell'informazione all'Università di Milano. Secondo Degli Antoni, è necessario punire i responsabili ma allo stesso tempo individua i lati positivi delle incursioni degli hacker in quanto "mettono a nudo le pecche del sistema, fanno il testing che le industrie e le università non sono riuscite a fare".

In breve

I principali quotidiani nazionali hanno dato risalto anche alla notizia dell'indagine preliminare avviata dalla Ue contro Microsoft. Secondo il commissario europeo Mario Monti il programma "Windows 2000", che sta per essere lanciato sul mercato, potrebbe violare le regole anti-trust in quanto consentirebbe ai consumatori di accedere a determinati servizi esclusivamente attraverso il nuovo programma dell'azienda di Bill Gates.

Sulle pagine economiche della Repubblica la notizia della corsa delle principali aziende italiana per ottenere le licenze per il sistema Umts, la tecnologia in grado di unire cellulari, televisione e Internet, considerato da molti il vero business dei prossimi anni. Tra i concorrenti in lizza la Telecom, l'Enel di Franco Tatò, la Dix.it di Silvio Scaglia e la Rai che per voce di Carlo De Benedetti ha confermato colloqui con Tiscali e Acea Telefonica come possibili partner nell'impresa.

Sull'Unità la prima parte di una inchiesta sulla "nuova economia" condotta da Antonio Pollio Salimbeni. Nell'articolo vengono sottolineati gli aspetti positivi dell'avvento di Internet e dell'e-commerce nell'economia statunitense poiché gli scambi telematici potrebbero consentire un calo dei prezzi sul mercato.