In prima pagina su tutti i
quotidiani nazionali grande rilievo alla notizia
dell'assedio dei pirati informatici alle roccaforti
mondiali del Web. Dopo aver espugnato nei giorni scorsi
Yahoo!, e-Bay, buy.com, amazon.com e Cnn, ieri sono
crollati i siti di ETrade, Datek e ZD-Net. La più
grande offensiva hacker della storia del Web - spiega
Arturo Zampaglione sulla Repubblica - si basa sul
DoS, il "Denial of service", sull'invio, cioè,
di milioni di messaggi di posta elettronica che
ingolfano i server impedendo ad altri utenti di accedere
al sito "vittima". L'attacco ha suscitato
molta preoccupazione negli Stati Uniti: il ministro
della Giustizia Janet Reno ha affidato d'urgenza le
indagini contro il terrorismo informatico all'Fbi e lo
stesso Bill Clinton è intervenuto per garantire il suo
impegno personale nella lotta per sconfiggere il nuovo
"nemico". Numerosi i commenti sui quotidiani a
proposito dell'escalation degli episodi di pirateria
informatica. Sulla Repubblica, Vittorio Zucconi,
vede uno stretto nesso tra gli attacchi dei cyberpirati
e le manifestazioni anti-globalizzazione di Seattle.
Obiettivo del nuovo terrorismo sarebbe l'economia
mondiale che sta nascendo su Internet e la prima mossa
è stata quella di creare insicurezza nel mondo dell'e-commerce.
Ma importante, secondo Zucconi, è stato anche
l'intervento di Clinton a riprova che la Rete già oggi
è "il carburante, se non ancora il motore, che
alimenta la nuova prosperità dell'Occidente".
Anche Augusto Minzolini sulla Stampa veda nella
guerriglia on-line il proseguimento della manifestazione
di Seattle contro "il nuovo mostro" della
globalizzazione. Obiettivo dei neo-terroristi "non
violenti" - ribadisce Minzolini - quello di
rallentare "lo sviluppo dell'idea stessa del
commercio globale, di cui Internet è strumento
essenziale". Sul Corriere della Sera, Franco
Carlini coglie l'occasione per auspicare una crescita
nel mondo delle nuove tecnologie affinché si verifichi
un salto di professionalità e di affidabilità in grado
di garantire maggiore sicurezza a chi sta investendo sul
Web. Sul Manifesto Benedetto Vecchi sottolinea la
necessità di conservare un equilibrio dinamico tra la
democraticità di Internet e il mondo degli affari. Il Giornale
riporta l'opinione di Giovanni Degli Antoni, docente di
scienza dell'informazione all'Università di Milano.
Secondo Degli Antoni, è necessario punire i
responsabili ma allo stesso tempo individua i lati
positivi delle incursioni degli hacker in quanto
"mettono a nudo le pecche del sistema, fanno il
testing che le industrie e le università non sono
riuscite a fare".
In breve
I principali quotidiani
nazionali hanno dato risalto anche alla notizia
dell'indagine preliminare avviata dalla Ue contro
Microsoft. Secondo il commissario europeo Mario Monti il
programma "Windows 2000", che sta per essere
lanciato sul mercato, potrebbe violare le regole
anti-trust in quanto consentirebbe ai consumatori di
accedere a determinati servizi esclusivamente attraverso
il nuovo programma dell'azienda di Bill Gates.
Sulle pagine economiche
della Repubblica la notizia della corsa delle
principali aziende italiana per ottenere le licenze per
il sistema Umts, la tecnologia in grado di unire
cellulari, televisione e Internet, considerato da molti
il vero business dei prossimi anni. Tra i concorrenti in
lizza la Telecom, l'Enel di Franco Tatò, la Dix.it di
Silvio Scaglia e la Rai che per voce di Carlo De
Benedetti ha confermato colloqui con Tiscali e Acea
Telefonica come possibili partner nell'impresa.
Sull'Unità la
prima parte di una inchiesta sulla "nuova
economia" condotta da Antonio Pollio Salimbeni.
Nell'articolo vengono sottolineati gli aspetti positivi
dell'avvento di Internet e dell'e-commerce nell'economia
statunitense poiché gli scambi telematici potrebbero
consentire un calo dei prezzi sul mercato.
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