Roma, 09 Maggio 2000
Bassanini, 40mila mld ai dipendenti grazie alle aste virtuali

All'apertura del Forum della Pubblica amministrazione il premier Amato propone di utilizzare i risparmi ricavati dalle aste on line a favore dei dipendenti. Polemiche sulla gara per l'assegnazione delle licenze. Decifrato il cromosoma 21 responsabile della sindrome di Down.

 

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Tutti i giornali riportano le dichiarazioni del premier Amato e del ministro della funzione Pubblica Bassanini al convegno di apertura del Forum della Pubblica amministrazione. Il presidente del consiglio infatti ha avanzato la proposta di distribuire, sotto forma di incentivi, a tutti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni le somme risparmiate dall'acquisto on line di beni e servizi da parte dello stato. Una formula che Amato intende riproporre in sede di trattativa sindacale per il rinnovo del contratto di lavoro di circa tre milioni di dipendenti. Attuando una norma dell'ultima finanziaria, ha spiegato il premier, le amministrazioni potranno scegliere tramite Internet i fornitori di beni e servizi confrontando le offerte migliori. Secondo Bassanini le aste virtuali permetteranno allo stato di risparmiare fra i 35 e i 40 miliardi di lire e di questi la metà potrà essere destinata agli incentivi salariali. Il segretario della Cisl, Sergio D'Antoni, ha replicato: "invece di chiacchierare il governo dovrebbe farci una proposta operativa".

Bassanini ha annunciato l'introduzione della carta d'identità elettronica in via sperimentale il prossimo ottobre, che garantirà l'accesso a tutti i servizi pubblici. "La direzione è giusta ma è la velocità del cambiamento che mi lascia perplesso - commenta Guidalberto Guidi, consigliere incaricato di Confindustria e presidente e azionista di maggioranza della Ducati Energia, intervistato dal Corriere della Sera - bisogna semplificare il processo decisionale. Le norme da osservare sono molte e farraginose".

Umts, oggi la decisione del comitato dei ministri

È polemica per l'assegnazione delle cinque licenze per i telefonini di terza generazione. Tutti i giornali si interrogano su quali saranno le modalità di svolgimento della gara e i criteri per garantire la libera competizione dei partecipanti. In particolare il Sole 24 Ore dedica un approfondimento al dibattito in corso. "Si vogliono mettere bandierine per limitare il terreno, si vuole decidere chi deve coltivarlo" osserva polemico Franco Debenedetti sul Sole 24 Ore in riferimento alla previsione di un aumento del costo delle licenze, 5mila miliardi contro i 350-500 di partenza. E sempre sul principale quotidiano economico milanese l'Anuit, Associazione nazionale utenti italiani di telecomunicazioni, esprime riserve e preoccupazioni per la scelta del meccanismo dell'asta, "una tassa immediata per le aziende concessionarie e una tassa a scoppio ritardato per gli utenti". Le condizioni di gara saranno messe a punto questa mattina dal comitato di ministri di cui fanno parte Giuliano Amato, Enrico Micheli, Vincenzo Visco, Franco Bassanini, Sergio Mattarella, Salvatore Cardinale e Enrico Letta che sceglieranno anche l'advisor incaricato di seguire le procedure di gara, Crediop. Sembra allontanarsi l'ipotesi dell'asta sul modello inglese, che richiederebbe dei tempi troppo lunghi, mentre si profila sempre più l'ipotesi della licitazione privata, con la previsione però di un forte rialzo del biglietto d'ingresso rispetto all'impostazione precedente. Una gara a inviti con una prima fase dedicata alla valutazione del piano industriale e una seconda riservata alla parte economica con un numero di rilanci prestabilito. 

L'Antitrust è intervenuto nel dibattito e ha chiesto al governo di rendere più competitive le regole della gara prevedendo la possibilità di un rialzo delle offerte. In discussione anche la destinazione dei ricavi. 

Il premier Amato vorrebbe impiegarli in parte per rilanciare gli investimenti in parte per sanare il debito pubblico. Ma in un incontro informale dei ministeri delle Finanze a Bruxelles è emersa la convinzione che tutte le risorse debbano essere impiegate per tagliare il debito pubblico come è accaduto in Inghilterra.

Sindrome di Down, decifrato il cromosoma 21

In prima pagina sul Corriere della Sera, sull'Unità e sul Messaggero, la notizia della decifrazione del cromosoma 21, la cui alterazione provoca il morbo di Down, da parte di un equipe di ricercatori giapponesi, francesi, svizzeri, inglesi e americani. lo studio sarà pubblicato sulla rivista Nature. Ma, fanno notare gli specialisti, una cura della malattia è ancora lontana. "E' un altro passo avanti ma non la battaglia è ancora lunga" ha detto Franca Dagna Bricarelli, direttrice del laboratorio di Genetica umana dell'ospedale Galliera di Genova, in un'intervista a La Repubblica.

In breve

Nell'inserto Lavoro dell'Unità una ricerca condotta da Idc e Microsoft rivela che in nel 2003 saranno più di un milione e 700mila le posizioni legate al Ict che resteranno vacanti nel vecchio continente. Di fronte a una domanda di 13 milioni e 71mila specialisti l'offerta stimata non supererà di molto gli 11 milioni e 330mila. Un gap del 13 per cento. In Italia rimarranno scoperti ben 167mila posti di lavoro. Formazione a braccetto con la conversione economica del sistema la chiave per invertire la tendenza secondo la riflessione della Microsoft.

Su tutti i giornali la notizia dell'arresto dei presunti colpevoli del virus I love you che ha infettato finora 45 milioni di computer in tutto il mondo, causando danni per un totale di 5 miliardi di dollari. Si tratta di due bancari appassionati di computer, Reomel Ramones e Irene de Guzman di Manila. Se è vero che il contagio è partito dalla loro abitazione non è certa la loro responsabilità. La sorella della donna infatti risulta iscritta all'Ama computer college, l'università di informatica della capitale filippina. E il virus è partito anche da lì. Secondo Jerry Yang, fondatore di Yahoo!, intervistato dal Corriere della Sera, è necessaria "una stretta collaborazione tra gli stati contro la pirateria perché è un fenomeno senza frontiere".

Sull'inserto Finanza e mercati del Sole 24 Ore una ricerca edita sul Bollettino statistico della Banca di Roma rivela che l'abitudine ai servizi di e-banking si sta rapidamente diffondendo tra gli italiani. L'anno scorso il numero di utenti è aumentato a un tasso di quasi il 42 per cento contro il 23 per cento del 1998. Aumentano inoltre i pagamenti elettronici.

Nella pagina Internet della Stampa, un articolo rileva l'aumento dei giornalisti, in particolare direttori, che passano dalla carta stampata al Web. Una nuova opportunità per chi opera nel campo della comunicazione legata all'evoluzione del pianeta Internet, in cui la scommessa vincente è l'integrazione tra tecnologia e offerta di contenuti, un mestiere quest'ultimo "che si fa nelle case editrici e che sanno fare meglio di tutti i giornalisti".

Nelle notizie economiche tutti i giornali riportano la notizia dell'ennesimo calo del Nasdaq, oltre 147 punti. Tra i fattori che lo hanno determinato la delusione per la controproposta Microsoft all'ipotesi di smembramento della società, la quasi certezza che la Federal Reserve alzerà i tassi a metà maggio e un articolo edito su un'autorevole rivista finanziaria che definiva sopravvalutate alcune blu chips del Nasdaq come Cisco.

In prima pagina La Repubblica riporta indiscrezioni di stampa secondo cui Bill Gates avrebbe fatto un'offerta irrifiutabile per ingaggiare gran parte dell'equipaggio di Team New Zealand in vista della Coppa America del 2002. Sebbene smentita la notizia trova conferma in molti ambienti americani dove non si fa mistero che per vincere la Coppa America l'unico sistema è battere i neozelandesi adesso, portando via loro gli elementi migliori.

Il quotidiano diretto da Ferruccio de Bortoli offre un commento sulle allusioni sessuali più o meno esplicite degli spot che hanno per oggetto Internet, da quello di Virgilio a quello di Caltanet. "l'erotismo hard può essere letto come una compensazione della freddezza del computer, della virtualità e di tutto quello che forse ancora non ci appartiene fino in fondo" spiega il presidente del Future concept lab, l'istituto di ricerca che studia i cambiamenti di gusto del pubblico. "Di fronte alla paura del nuovo - aggiunge la psicologa Silvia Vegetti Finzi - non c'è nulla di meglio che ventilare una promessa di piacere sessuale".