In prima pagina su
tutti i giornali la notizia della "più
grande impresa scientifica dei nostri
tempi", come l'ha definita Bill Clinton.
E' stata completata la lettura del patrimonio
genetico umano. A portare a termine l'impresa,
iniziata molto tempo fa dagli scienziati di
tutto il mondo, è stata un'azienda americana,
la Celera Genomics Corporation. "Ora
siamo padroni della nostra vita", ha
dichiarato il padre del progetto, J. Craig
Venter. "Potremo produrre farmaci molto
più efficaci e più rapidamente di quanto non
sarebbe stato possibile altrimenti".
Sulla Stampa un'intervista a Umberto
Veronesi, direttore scientifico dell'Istituto
europeo di Oncologia. L'oncologo sottolinea
che questo straordinario risultato può essere
considerato non una nuova scoperta quanto il
"frutto di un lavoro paziente e di una
raffinata tecnologia". "Con la
mappatura del genoma umano passeremo da una
medicina descrittiva e prescrittiva a una
medicina predittiva", nel senso che da
ora in poi sarà possibile predire quali
saranno le nostre condizioni fisiche e mentali
e, di conseguenza, predisporre le difese più
adeguate contro le malattie. Edorado
Boncinelli, docente di Genetica
all'Università "Vita-Salute" del
San Raffaele di Milano, è l'autore
dell'editoriale "Il libro delle
istruzioni" sul Corriere della Sera.
Boncinelli parla dei prossimi obiettivi da
seguire dopo aver determinato la sequenza di
tre miliardi di "letterine"
contenute nel DNA della nostra specie, che a
sua volta contiene le istruzioni della nostra
realtà biologica. Il prossimo passo sarà
scoprire quale funzione ha la maggior parte di
questi geni e "a lungo termine sarà il
capitolo dei tumori quello che più
beneficerà delle nuove conoscenze sul genoma".
Vittorio Zucconi sulla Repubblica
sottolinea lo smacco dell'Istituto nazionale
della Salute americano che in questo frangente
è stato battuto da un'azienda privata, la
Celera Genomics Corporation. Frank Collins,
direttore del progetto dei ricercatori
pubblici, ieri ha annunciato che quando il
Progetto Genoma Umano sarà completato, nel
2003, i risultati saranno diffusi via Internet
in modo che tutti gli scienziati possano
essere agevolati dalla scoperta.
Il futuro
dei programmi Microsoft
Sul Messaggero
ci si domanda quale sarà il futuro dei
computer domestici dopo la storica sentenza
che ha condannato Bill Gates per aver violato
le regole di monopolio nel settore
informatico. In "Microsoft, per ora gli
utenti non rischiano" Josto Maffeo
sostiene che chi da anni utilizza il programma
Windows e Internet Explorer può dormire sonni
tranquilli poiché anche un eventuale
smembramento non avrà preoccupanti
conseguenze per i programmi più usati al
mondo. "I server, le grandi strutture che
distribuiscono l'informazione in tempo reale,
sono molto più frequentemente affidati a
sistemi che con Gates hanno poco a che
fare", ha dichiarato Maffeo.
La
tecnologia entra in corsia
Sul Giornale
e sulla Repubblica si parla del robot
che permetterà di evitare gli errori nelle
corsie degli ospedali italiani. Il Giornale
riferisce che, accanto a gruppi di medici e
infermieri che avranno il compito di
controllare gli eventuali errori, ci sarà un
computer che, identificando i pazienti grazie
a un braccialetto, fornirà tutte le
indicazioni utili alla loro cura. Non è
infrequente, infatti, che negli ospedali
italiani vengano somministrati farmaci a
pazienti che non ne hanno bisogno e,
viceversa, che non vengano somministrati a chi
invece ne ha bisogno.
Un portale
Internet sulla Mir
Il Corriere
della Sera riferisce che a settembre
verrà inaugurato il primo portale Internet
dello spazio. Ad annunciarlo è stato Jeffrey
Manber, presidente della società americana
Mircorp nata con lo scopo di tenere in vita la
stazione spaziale russa Mir. Ieri i due
cosmonauti Sergei Zaletin e Alexander Kalery,
infatti, sono riusciti nell'impresa spaziale
raggiungendo la Mir con la navicella Soyuz.
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