Roma, 07 Febbraio 2000

La via svedese allo sviluppo di Internet


L'evoluzione di Internet in Europa sarà guidata dai paesi scandinavi. L'iniziativa Ford per diffondere l'informatica tra i suoi dipendenti. Il boom in borsa dei titoli legati alla telefonia.

Il Giornale intervista Jonas Birgersson, l'imprenditore svedese che passa per essere il Gates europeo. Nel 1994, a soli ventidue anni, ha fondato la sua prima società non profit legata a Internet, nel '95 ha anticipato i tempi creando The passage ovvero quello che poi sarebbe stato chiamato un portale. Oggi la sua società di consulenza per le aziende che vogliono entrare in rete, Framfab, impiega 1500 dipendenti e ha sedi in mezza Europa. Birgersson è ottimista sul futuro del nuovo continente: "abbiamo ancora un grosso problema, ovvero la mancanza di infrastrutture, ma ormai ci sono le risorse per risolverlo nel giro di poco tempo. Stiamo lavorando per realizzare una rete mobile a larga banda… Quando questa operazione sarà completata, gli altri paesi dovranno temerci". L'area scandinava da cui Birgersson proviene, è, secondo il settimanale americano Newsweek, il nuovo orizzonte della tecnologia. Il basso numero di abitanti, le telecomunicazioni avanzate, l'ottimo livello di istruzione e una burocrazia snella, infatti, fanno dei paesi nordici un terreno ideale di sviluppo della nuova economia. Per ora, però, Europa e Stati Uniti viaggiano ancora a due velocità diverse. In prima pagina sul supplemento CorrierEconomia le banche centrali degli Stati Uniti e d'Europa alle prese con la New economy. Sia Greenspan che Duisenberg alzano i tassi di interesse ma il primo è preoccupato che la nuova economia, troppo aggressiva, generi inflazione mentre il secondo che la nuova economia stenti ancora a decollare e che non sia ancora iniziato il circolo virtuoso di alta crescita e bassa inflazione.

Ford: un Pc ai lavoratori e una lezione esemplare di nuova economia.
L'evoluzione economica in atto negli Stati Uniti sta cambiano profondamente il rapporto tra imprese e lavoratori. Federico Rampini commenta sulla Repubblica l'iniziativa dell'industria americana Ford di regalare a tutti i suoi dipendenti un computer: "attenzione a chiamarlo paternalismo. Quel regalo, che alla Ford costa 600 miliardi, è stato concordato con i sindacati e fa parte dell'ultimo contratto integrativo. Sta facendo scuola rapidamente: una delle maggiori compagnie aeree americane, Delta Airlines, ha già annunciato che farà lo stesso, e altre grandi aziende seguiranno a ruota". La campagna di alfabetizzazione informatica lanciata dalla Ford si inserisce in una logica precisa: "il boom americano sta toccando, per la prima volta dal 1992, un limite serio: la penuria di manodopera… Nel momento in cui il lavoro diventa una risorsa scarsa le aziende capiscono quanto valore abbia". Il caso Ford dimostra, dunque, che nell'era di Internet è possibile riproporre "un modello cooperativo di relazioni industriali".

Il boom della telefonia: il dopo fusione Vodafone-Mannesamann, l'Adsl, la febbre borsistica.
Su Affari & Finanza Stefano Carli analizza gli effetti della fusione Vodafone-Mannesmann. Qualcosa cambierà nelle strategie di Vodafone che non si occuperà esclusivamente di cellulari ma dirigerà una quota delle sue risorse allo sviluppo dei suoi operatori di rete fissa. La joint venture con Vivendi sembra favorire soprattutto i francesi. Sul versante italiano ci sono vantaggi per Omnitel, che rischiava di restare bloccata dal braccio di ferro tra i suoi azionisti inglesi e tedeschi, e per Infostrada, che vede avvicinarsi la quotazione autonoma in borsa. L'inserto offre, inoltre, un rapporto sulla telefonia. Vengono analizzati vantaggi e svantaggi della nuova tecnologia Adsl. La linea asimmetrica digitale ad abbonamento è dieci volte più veloce di una normale connessione digitale e in grado, quindi, di migliorare in modo rilevante la fruizione di immagini tridimensionali, video e audio ad alta fedeltà. Evita, inoltre, onerosi cablaggi in fibra ottica e consente all'utente di rimanere collegato a Internet in permanenza a costo zero. Lo svantaggio principale è di non garantire un flusso di dati predeterminato: la velocità di connessione, cioè, può oscillare tra picchi elevatissimi e pochi Bps. Inoltre, il tratto massimo che il servizio può coprire senza ricorrere a ripetitori è di soli 5 chilometri. Telefonia in primo piano anche sul Sole 24 Ore. A Piazza Affari i titoli telefonici catalizzano l'attenzione degli investitori, tanto che molti fondi italiani sono ormai ai limiti di portafoglio consentiti dalla legge. La nascita del gigante Vodafone-Mannesman dà un'ulteriore spinta alle quotazioni dei titoli delle telecomunicazioni. L'attesa è ora concentrata sui collocamenti dei provider del calibro di T-Online (Deutsche Telekom) e di Tin.it previsti per la prossima primavera.

In breve

Il rapporto del Sole 24 Ore dedicato alle banche si occupa della nuova frontiera del virtual banking. Crescono gli operatori che propongono la gestione telematica del conto corrente e, grazie alla riduzione dei costi, sono in grado di offrire ai risparmiatori buoni tassi di remunerazione.

Sul Corriere della Sera, nelle pagine politiche, un articolo di Renato Mannheimer sull'incidenza della Tv nel mercato elettorale. Secondo i suoi calcoli la televisione sposta il 7-8 per cento dei consensi. La Rai "sembra influenzare più gli elettori dei partiti in qualche modo legati a un'ideologia 'storica'… mentre i tre canali Mediaset appaiono più efficaci sui votanti per le forze non riconducibili a una tradizione precisa". Il futuro della Tv sarà in rete. La sezione MultiMedia dell'inserto CorrierEconomia dà ampio risalto all'intervisione, cioè alla televisione su Internet. Lo sviluppo di questa realtà è stato al centro di Imagina, la rassegna europea delle immagini digitali e dei mondi virtuali appena conclusasi a Montecarlo. La Nuova economia sta ormai prendendo il sopravvento nelle pagine dei principali giornali economici. Sul Wall Street Journal il 15 per cento della raccolta pubblicitaria proviene ormai da aziende .com; sul Financial Times il fatturato della pubblicità di società del settore tecnologico nel corso del '99 è cresciuto del 19 per cento rispetto all'anno precedente. Il Wall Street Journal Europe da oggi ha una veste rinnovata e una sezione sulla new economy intitolata Networking.

In cronaca sul Corsera il boom nelle città degli Stati Uniti dei chioschi elettronici che, in soli dieci minuti, selezionano le domande dei giovani in cerca di lavoro. Alcuni esperti, tuttavia, criticano l'iniziativa perché non garantirebbe la privacy. Anche il Messaggero lancia l'allarme privacy: dal bancomat al viacard alle telecamere dei grandi magazzini, siamo sempre sotto lo sguardo di un occhio artificiale che ci spia.

Nella pagina degli spettacoli, infine, la radio all'assalto di Internet. Sono ormai migliaia le emittenti on line e molte nascono solo per la rete. Alcuni popolari dj italiani esprimono la loro opinione su come sta cambiando il modo di ascoltare la musica. Si occupa di musica in rete anche il supplemento dell'Unità media. Si moltiplicano le campagne delle major della discografia contro l'uso del mp3, lo standard che permette di trasferire sul proprio computer i file musicali e di poterli ascoltare o masterizzare.