Roma, 06 Aprile 2000

Al più presto il verdetto della Corte Suprema sul caso Microsoft

Borse ancora sotto shock, mentre il giudice Penfield mira a concludere il processo Microsoft entro l'estate. L'Authority di enzo Cheli decide per l'approvazione del decoder unico per la Tv digitale. Gli uffici della pubblica amministrazione italiana collegati dalla burocrazia on line



I principali giornali riportano ancora le reazioni alla condanna di Bill Gates per aver violato le regole dell'antitrust nel settore informatico. Il giudice Thomas Penfield Jackson, autore della condanna di due giorni fa contro Microsoft, ha annunciato di voler abbreviare i tempi del processo. Secondo il quotidiano americano "Washington Post", Penfield sarebbe intenzionato a chiedere alla Corte Suprema un verdetto immediato che consentirebbe alla causa di giungere alla conclusione definitiva entro l'estate. In questo modo la fine del processo sarebbe anticipata addirittura di un anno e, facendo saltare l'Appello, sconvolgerebbe i piani dei legali di Bill Gates. Sulla Repubblica l'intervista a Ed Zander, a capo della Sun Microsystem, che ipotizza come miglior soluzione quella dello smembramento di Microsoft in quanto, "nonostante la sentenza, Gates sostiene di aver ragione e che farà ricorso. Quindi, di voler continuare come prima". Stefano Cingolani in "Dalla Rete al baratto", sul Corriere della Sera, commenta la condanna del colosso del software. Secondo Cingolani, questa sentenza che, segnando la fine di un monopolio, avrebbe dovuto agevolare i mercati sta causando l'effetto contrario creando scompiglio nella Silicon Valley e già c'è chi si domanda chi guiderà il nuovo ciclo della rivoluzione digitale. Cingolani porta alcuni esempi di società Internet che sono entrate nella new economy con grandi speranze ma che poi hanno deluso i propri investitori per ribadire il concetto che ci stiamo muovendo in una realtà ancora non ben definita e che porterà nuove sorprese. 

Nel frattempo, le Borse europee continuano a registrare forti perdite, mentre ieri Wall Street ha tirato il fiato. Dopo la grande paura di martedì, quando il Nasdaq ha subito notevoli oscillazioni, ieri il comportamento della Borsa di New York è stato meno frenetico ma sempre volubile registrando una lieve risalita dell'indice tecnologico. Il Giornale riferisce, infatti, la dichiarazione di Alan Greenspan, numero uno della Federal Reserve, che ha rassicurato gli investitori sull'orientamento delle scelte di politica monetaria degli Stati Uniti. Ieri Greenspan ha ribadito che i tassi si muoveranno solo in funzione dell'andamento dell'economia, senza che la Banca centrale americana si lasci condizionare da Wall Street.

In arrivo il decoder unico per la Tv digitale

Sulla Stampa, l'Unità e il Sole 24 Ore la notizia dell'approvazione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sul decoder unico per la ricezione dei programmi della Tv digitale. E' prevista per il 30 giugno l'unificazione del decodificatore del segnale televisivo digitale. L'Unità sottolinea che Stream e Telepiù dovranno comunicare all'Authority, entro 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta ufficiale, il tipo di sistema che intenderanno adottare e saranno tenuti a fornire adeguata e tempestiva comunicazione ai loro clienti sui servizi fruibili con il nuovo decoder unico.

Al via la burocrazia on line

Il Messaggero e il Manifesto annunciano l'addio alle "scartoffie" della PA e il benvenuto alla burocrazia on line. Per il quotidiano romano la nascita della Rete unitaria della pubblica amministrazione significa "la fine dell'era del protocollo, della carta bollata, dei fascicoli impolverati che si perdono da un ufficio all'altro". La Rupa (Rete unitaria della pubblica amministrazione) è in fase di collaudo, ma entro giugno la maggior parte delle amministrazioni saranno collegate tra di loro e ad Internet. Questo, insieme all'imminente distribuzione della carta d'identità elettronica, consentirà un dialogo diretto tra ufficio pubblico e cittadino privato.

Acquisti in Rete a prova di hacker

Sul Sole 24 Ore la notizia che entro l'estate sarà disponibile sul mercato un sistema che garantisce la sicurezza delle transazioni per lo shopping on line. A lanciarlo sarà Mover, una nuova società finanziata dalla Kiwi di Elserino Piol, che ha realizzato un servizio a prova di hacker grazie a una "smart card" che blinderà i dati di pagamento immessi su Internet. E così l'utente, prima di indicare il numero di carta di credito e le modalità di pagamento, si proteggerà utilizzando la carta che renderà "invisibili" le informazioni.