Roma, 06 Marzo 2000

Yetties, la nuova e-lite dell'era Internet

La trasformazione della classe dirigente e della pubblica amministrazione nella società telematica. Il quartiere Sentier a Parigi è uno dei luoghi più promettenti d'Europa per lo sviluppo della nuova economia.


 

In prima pagina sulla Repubblica Gabriele Romagnoli segnala l’ascesa della nuova e-lite degli yetties. “Nipoti degli hippies, figli degli yuppies”, devono il loro nome all’acronimo Yet, in cui Y sta per young, giovani; E per enterpreneurial, imprenditoriali e T per tech-based, tecnologicamente avanzati.  “Sono giovani e veloci. Informati e informali. Internet è il loro rock’n roll, il personal computer la loro chitarra. Vengono da adolescenze solitarie e sottoculture metropolitane. Stanno andando al potere”. Hanno “capelli corti e spettinati, occhiali supersottili, orologi grossi, camicia fuori dai pantaloni, borsa di plastica con scomparti, scarpe comode, accessori elettronici in ogni tasca”.

La generazione degli Internet-burocrati

L’evoluzione telematica sta cambiando anche la burocrazia. L’informatica fa emergere, infatti, una nuova leva di dirigenti e consulenti della pubblica amministrazione. Tra i protagonisti in ascesa il Messaggero individua Roberto Falavolti, amministratore delegato di Consip, che dovrà gestire il portale Internet attraverso cui passeranno tutti gli acquisti di beni da parte della pubblica amministrazione; Giuseppe Rao, l’economista che guida il Forum per la società dell’informazione; Salvatore Tucci, docente di ingegneria all’Università di Roma “Tor Vergata” e progettista del sistema informativo di Palazzo Chigi; Antonello Busetto al vertice dell’Osservatorio sul commercio elettronico del ministero dell’Industria; Gilberto Ricci, amministratore delegato Sogei, la società che gestisce il fisco on line e Marco Barbuti, ex manager Olivetti chiamato a portare in rete le Poste italiane.

 In breve

Il CorrierEconomia inizia oggi un’inchiesta nei luoghi in cui nasce la nuova Europa di Internet. La prima tappa del “viaggio nell’euroweb” è il quartiere parigino Sentier, un tempo zona industriale specializzata nel settore tessile e ora piccolo distretto tecnologico che ha come modello Silicon Alley, l’area newyorchese dove si concentrano le imprese del Web. Tra le società meglio avviate c’è Rosebud, che produce software per trasformare le parole scritte sui giornali in dati da trasmettere on line.

 La sezione MultiMedia dà ampio risalto allo sviluppo dell’Obvi (Object-based video interface) per la pubblicità elettronica. Si tratta di un video interattivo di cui è possibile cliccare ogni singolo fotogramma trovando, di volta in volta, un’offerta commerciale associata.

 In cronaca sul Corriere della Sera Franco Carlini si sofferma su una dichiarazione pronunciata da presidente degli Stati Uniti a proposito della sicurezza della posta elettronica. Clinton ha detto di non scambiare e-mail con sua figlia per paura che esse siano intercettate. Eppure – osserva Carlini – “gli basterebbe usare uno dei molti programmi di crittografia in libera e gratuita circolazione (il più famoso si chiama Pgp, ovvero Pretty good privacy) e a quel punto nemmeno i supercomputer del grande orecchio Echelon sarebbero in grado di rompere il suo codice privato. Ora i casi sono due: o il presidente uscente ignora tali raffinatezze della tecnica, oppure non le vuole favorire. La prima ipotesi non è realistica”. Resta, dunque, la seconda: “sistemi di codifica troppo robusti renderebbero difficile capire che cosa dicono i bit scambiati da terroristi islamici, trafficanti di droga colombiani e pedofili vari”.

 Dilaga la moda dei microcomputer. La scorsa settimana alla Borsa di New York si è registrata un’impennata del 150 per cento per il titolo della Palm Computing. L’azienda produttrice del Pc palmare dominatore del mercato ha lasciato la casa madre 3Com e ha debuttato da sola sulla piazza ottenendo questa straordinaria performance che le ha fruttato in un solo giorno oltre 1700 miliardi.

 Nelle pagine di cronaca della Repubblica ampio risalto allo sviluppo della pediatria on line. Sul principale sito italiano del settore si incontrano già tremila medici e diecimila famiglie. Il servizio è rapido e gratuito. L’iniziativa, avviata nel 1996 da un gruppo di medici bresciani, ha poi ottenuto la collaborazione di professionisti di tutta Italia. Gli argomenti più trattati su Pediatria.it sono la febbre e lo svezzamento, seguiti da alimentazione, allergie e malattie infettive.

 In evidenza su Affari & Finanza il rilancio di Roma come capitale della new economy. Da un’indagine dell’Unione industriali emerge, infatti, che Roma sta cambiando all’insegna delle tecnologie digitali e dello sviluppo delle reti telematiche. Nella città hanno il loro quartiere generale società come Telecom, Tim, Wind e Acea, che ha costituito una joint venture con Telefonica International. Ci sono, inoltre, la Rai e Stream, l’antagonista di Telepiù. Anche l’editoria si sta trasformando come dimostra il portale Kataweb del gruppo L’Espresso mentre l’industria cinematografica di Cinecittà si rivitalizza grazie a un nuovo centro di produzione e post-produzione digitale.

 Il Rapporto di questa settimana è dedicato al Trading online. Nel nostro mercato i trader saranno 200 mila alla fine dell’anno. Secondo una ricerca di Swg CommStrategy i risparmiatori dimostrano una crescente propensione all’autonomia e al coinvolgimento personale nella gestione del proprio denaro. Gli investitori che utilizzano servizi di trading online risultano particolarmente sofisticati e dinamici. Un terzo del segmento identificato come target dell’e-trading, inoltre, è costituito da individui che non hanno mai effettuato compravendite di titoli ma il cui nuovo interesse e interamente legato alla possibilità di farlo via Internet.

Il supplemento della Stampa tuttosoldi segnala, invece, agli investitori le nuove promesse hi-tech. Le attese dei risparmiatori sono puntate sulle prossime matricole della Rete ma gli analisti guardano con crescente interesse anche ai comparti più innovativi della biotecnologia e dei semiconduttori. A fine febbraio, infatti, il listino del Nasdaq Biotechnology Index, dedicato alle società che sviluppano la ricerca genetica per il settore farmaceutico, ha avuto un rialzo del 67 per cento. Negli Stati Uniti, inoltre, nell’ultima settimana del mese scorso i fondi specializzati nelle biotecnologie hanno raccolto oltre 1,2 miliardi di dollari (quasi 2400 miliardi di lire), poco meno di quelli specializzati nell’alta tecnologia (1,6 miliardi).

 In prima pagina sul Sole 24 Ore l’identikit degli italiani che navigano. Secondo i dati Eurisko sono dinamici, benestanti e colti. Rispetto alla media nazionale fanno più investimenti, utilizzano di più le carte di credito e hanno maggiori propensioni ai viaggi.

In prima pagina sul Messaggero, invece, Josto Maffeo commenta i risultati di uno studio  del Boston Consulting Group sul cambiamento delle abitudini comunicative tra i cybernauti. Secondo la ricerca un’ampia percentuale di navigatori ha smesso di scrivere e ha drasticamente ridotto le telefonate.

 La rubrica Er@ Digitale del Giornale si occupa, infine, della guerra tra Stati Uniti ed Europa sulla sicurezza dell’Umts (Universal mobile telecommunications system). La terza generazione di telefoni cellulari Gsm è dotata di protocolli di sicurezza più efficaci di quelli attuali ma, finora, i maggiori rivali del Gsm, come l’americano Ansi-41, hanno accusato lo standard europeo di non essere all’altezza dei livelli di sicurezza previsti. Poiché l’Umts userà le stesse piattaforme tecnologiche del Gsm, l’Etsi (European telecommunications standard institute) ha adottate procedure di controllo più severe.