In
prima pagina sulla Repubblica Gabriele
Romagnoli segnala l’ascesa della nuova
e-lite degli yetties. “Nipoti degli hippies,
figli degli yuppies”, devono il loro nome
all’acronimo Yet, in cui Y sta per young,
giovani; E per enterpreneurial,
imprenditoriali e T per tech-based,
tecnologicamente avanzati.
“Sono giovani e veloci. Informati e
informali. Internet è il loro rock’n roll,
il personal computer la loro chitarra. Vengono
da adolescenze solitarie e sottoculture
metropolitane. Stanno andando al potere”.
Hanno “capelli corti e spettinati, occhiali
supersottili, orologi grossi, camicia fuori
dai pantaloni, borsa di plastica con
scomparti, scarpe comode, accessori
elettronici in ogni tasca”.
La generazione
degli Internet-burocrati
L’evoluzione
telematica sta cambiando anche la burocrazia.
L’informatica fa emergere, infatti, una
nuova leva di dirigenti e consulenti della
pubblica amministrazione. Tra i protagonisti
in ascesa il Messaggero individua
Roberto Falavolti, amministratore delegato di
Consip, che dovrà gestire il portale Internet
attraverso cui passeranno tutti gli acquisti
di beni da parte della pubblica
amministrazione; Giuseppe Rao, l’economista
che guida il Forum per la società
dell’informazione; Salvatore Tucci, docente
di ingegneria all’Università di Roma “Tor
Vergata” e progettista del sistema
informativo di Palazzo Chigi; Antonello
Busetto al vertice dell’Osservatorio sul
commercio elettronico del ministero
dell’Industria; Gilberto Ricci,
amministratore delegato Sogei, la società che
gestisce il fisco on line e Marco Barbuti, ex
manager Olivetti chiamato a portare in rete le
Poste italiane.
In
breve
Il
CorrierEconomia inizia oggi
un’inchiesta nei luoghi in cui nasce la
nuova Europa di Internet. La prima tappa del
“viaggio nell’euroweb” è il quartiere
parigino Sentier, un tempo zona industriale
specializzata nel settore tessile e ora
piccolo distretto tecnologico che ha come
modello Silicon Alley, l’area newyorchese
dove si concentrano le imprese del Web. Tra le
società meglio avviate c’è Rosebud, che
produce software per trasformare le parole
scritte sui giornali in dati da trasmettere on
line.
La
sezione MultiMedia dà ampio risalto
allo sviluppo dell’Obvi (Object-based video
interface) per la pubblicità elettronica. Si
tratta di un video interattivo di cui è
possibile cliccare ogni singolo fotogramma
trovando, di volta in volta, un’offerta
commerciale associata.
In
cronaca sul Corriere della Sera Franco
Carlini si sofferma su una dichiarazione
pronunciata da presidente degli Stati Uniti a
proposito della sicurezza della posta
elettronica. Clinton ha detto di non scambiare
e-mail con sua figlia per paura che esse siano
intercettate. Eppure – osserva Carlini –
“gli basterebbe usare uno dei molti
programmi di crittografia in libera e gratuita
circolazione (il più famoso si chiama Pgp,
ovvero Pretty good privacy) e a quel punto
nemmeno i supercomputer del grande orecchio
Echelon sarebbero in grado di rompere il suo
codice privato. Ora i casi sono due: o il
presidente uscente ignora tali raffinatezze
della tecnica, oppure non le vuole favorire.
La prima ipotesi non è realistica”. Resta,
dunque, la seconda: “sistemi di codifica
troppo robusti renderebbero difficile capire
che cosa dicono i bit scambiati da terroristi
islamici, trafficanti di droga colombiani e
pedofili vari”.
Dilaga
la moda dei microcomputer. La scorsa settimana
alla Borsa di New York si è registrata
un’impennata del 150 per cento per il titolo
della Palm Computing. L’azienda produttrice
del Pc palmare dominatore del mercato ha
lasciato la casa madre 3Com e ha debuttato da
sola sulla piazza ottenendo questa
straordinaria performance che le ha fruttato
in un solo giorno oltre 1700 miliardi.
Nelle
pagine di cronaca della Repubblica
ampio risalto allo sviluppo della pediatria on
line. Sul principale sito italiano del settore
si incontrano già tremila medici e diecimila
famiglie. Il servizio è rapido e gratuito.
L’iniziativa, avviata nel 1996 da un gruppo
di medici bresciani, ha poi ottenuto la
collaborazione di professionisti di tutta
Italia. Gli argomenti più trattati su
Pediatria.it sono la febbre e lo svezzamento,
seguiti da alimentazione, allergie e malattie
infettive.
In
evidenza su Affari & Finanza il
rilancio di Roma come capitale della new
economy. Da un’indagine dell’Unione
industriali emerge, infatti, che Roma sta
cambiando all’insegna delle tecnologie
digitali e dello sviluppo delle reti
telematiche. Nella città hanno il loro
quartiere generale società come Telecom, Tim,
Wind e Acea, che ha costituito una joint
venture con Telefonica International. Ci sono,
inoltre, la Rai e Stream, l’antagonista di
Telepiù. Anche l’editoria si sta
trasformando come dimostra il portale Kataweb
del gruppo L’Espresso mentre l’industria
cinematografica di Cinecittà si rivitalizza
grazie a un nuovo centro di produzione e
post-produzione digitale.
Il
Rapporto di questa settimana è
dedicato al Trading online. Nel nostro mercato
i trader saranno 200 mila alla fine
dell’anno. Secondo una ricerca di Swg
CommStrategy i risparmiatori dimostrano una
crescente propensione all’autonomia e al
coinvolgimento personale nella gestione del
proprio denaro. Gli investitori che utilizzano
servizi di trading online risultano
particolarmente sofisticati e dinamici. Un
terzo del segmento identificato come target
dell’e-trading, inoltre, è costituito da
individui che non hanno mai effettuato
compravendite di titoli ma il cui nuovo
interesse e interamente legato alla possibilità
di farlo via Internet.
Il
supplemento della Stampa tuttosoldi segnala,
invece, agli investitori le nuove promesse
hi-tech. Le attese dei risparmiatori sono
puntate sulle prossime matricole della Rete ma
gli analisti guardano con crescente interesse
anche ai comparti più innovativi della
biotecnologia e dei semiconduttori. A fine
febbraio, infatti, il listino del Nasdaq
Biotechnology Index, dedicato alle società
che sviluppano la ricerca genetica per il
settore farmaceutico, ha avuto un rialzo del
67 per cento. Negli Stati Uniti, inoltre,
nell’ultima settimana del mese scorso i
fondi specializzati nelle biotecnologie hanno
raccolto oltre 1,2 miliardi di dollari (quasi
2400 miliardi di lire), poco meno di quelli
specializzati nell’alta tecnologia (1,6
miliardi).
In
prima pagina sul Sole 24 Ore
l’identikit degli italiani che navigano.
Secondo i dati Eurisko sono dinamici,
benestanti e colti. Rispetto alla media
nazionale fanno più investimenti, utilizzano
di più le carte di credito e hanno maggiori
propensioni ai viaggi.
In
prima pagina sul Messaggero, invece,
Josto Maffeo commenta i risultati di uno
studio del
Boston Consulting Group sul cambiamento delle
abitudini comunicative tra i cybernauti.
Secondo la ricerca un’ampia percentuale di
navigatori ha smesso di scrivere e ha
drasticamente ridotto le telefonate.
La
rubrica Er@ Digitale del Giornale si
occupa, infine, della guerra tra Stati Uniti
ed Europa sulla sicurezza dell’Umts (Universal
mobile telecommunications system). La terza
generazione di telefoni cellulari Gsm è
dotata di protocolli di sicurezza più
efficaci di quelli attuali ma, finora, i
maggiori rivali del Gsm, come l’americano
Ansi-41, hanno accusato lo standard europeo di
non essere all’altezza dei livelli di
sicurezza previsti. Poiché l’Umts userà le
stesse piattaforme tecnologiche del Gsm, l’Etsi
(European telecommunications standard
institute) ha adottate procedure di controllo
più severe.
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