Roma, 05 Giugno 2000
Appello del Papa ai giornalisti: "fedeli alla verità"

Celebrato il Giubileo dell'informazione. Il commercio elettronico trova un paradiso fiscale

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Filosofia e sociologia dei media 
 
Commercio e servizi in rete

I principali quotidiani danno ampio spazio al Giubileo dell’informazione, celebrato ieri a San Pietro. A 7000 operatori del settore, riuniti nell’aula Paolo VI in Vaticano, il Papa ha ricordato di essere “fedeli alla verità”, non solo alla verità dei fatti ma anche a quella dell’uomo, alla “dignità della persona umana in tutte le sue dimensioni”. La libertà di espressione e il diritto all’informazione trovano un limite proprio “nel dovere di rispettare la dignità e la legittima libertà degli altri”. Il pontefice ha inoltre esortato i giornalisti a non cedere alla schiavitù dell’audience: “non si può scrivere e trasmettere solo in funzione del grado di ascolto a discapito di servizi veramente formativi”. Giovanni Paolo II ha infine  ringraziato quanti hanno fatto conoscere fatti e parole del suo ministero. La Stampa riferisce le reazioni di alcuni professionisti al monito del Pontefice. Enrico Mentana ricorda che l’etica professionale è laica; per Giorgio Bocca ciò che dice il Papa “è quello che qualsiasi giornalista veramente giornalista pensa”; Lucia Annunziata giudica “assolutamente condivisibile” la direzione indicata ma esorta a una più attenta riflessione sulle cause che spingono a seguire l’audience e a non fare giornalismo a favore dei più deboli. 

Lo Stato libero del Web

Repubblica e Corriere della Sera annunciano la nascita dello Stato libero del Web. Si trova al largo della Gran Bretagna ed è una fortezza militare in disuso. Chiunque domicilierà siti Internet nell’isola, che si trova in acque internazionali, potrà aggirare le leggi nazionali. La fortezza fu occupata nel 1967 da un cittadino britannico, Roy Bates, che proclamò il Principato (non riconosciuto) di Sealand. L’anno scorso l’imprenditore americano Sean Hastings, l’ha acquistata per trasferirci la sua società di servizi Internet e creare un paradiso fiscale..

L'evasione fiscale corre sul web

In prima pagina sulla Repubblica e nelle pagine economiche della Stampa l'allarme lanciato dalla Relazione '99 del Secit: il volume d'affari del commercio elettronico è destinato ad aumentare di dieci volte nei prossimi quattro anni ma il Fisco non incasserà quanto gli spetta. Secondo il servizio ispettivo, infatti, gli accertamenti delle evasioni risultano estremamente difficili.

Non sempre Internet ci fa vivere meglio

Meridiano, l’editoriale in prima pagina sul CorrierEconomia, è firmato questa settimana da Thomas Friedman che racconta ai lettori gli umori delle città americane alle prese con la rivoluzione digitale. “Ho avuto la sensazione che potrebbe esserci nell’aria una rivolta contro tutta quella tecnologia così esagerata che domina le nostre vite” – riassume l’autore. A New York si incontrano giovani professionisti di dot.com sull’orlo del fallimento; a Chicago si rimane sotto shock se in un’operazione di phone-banking capita, a causa di un guasto, che a rispondere sia una persona in carne e ossa; a Minneapolis la fotografia tradizionale risulta più interessante di quella digitale se la vecchia tecnologia viene ribattezzata con nomi futuristici come “alogenuro di argento”; a Las Vegas il convegno dei centri commerciali è dominato dalla preoccupazione che nessuno esca più di casa per fare acquisti. “Mi sembra” – conclude l’autore – “ che se noi abbiamo iniziato a navigare in rete la rete ora stia navigando in noi. Le nuove tecnologie non ci stanno affatto semplificando la vita, anzi semmai è proprio il contrario e noi non siamo ancora riusciti a trovare il giusto equilibrio”.    

Rimarranno in tre

Secondo uno studio di Forrester Research, citato da Affari & Finanza, nei prossimi anni negli Stati Uniti rimarranno solo tre portali. Si tratta di America Online, Yahoo! e Msn, cioè i tre maggiori operatori di oggi. Aol e Yahoo! che sono nati in Internet e non hanno dovuto adattare alla rete vecchi modelli di business sono avvantaggiati. In espansione il portale di Microsoft, presente già in 33 paesi (tra cui l'Italia) e accessibile in 17 lingue.

In breve

Affari & Finanza pubblica questa settimana un Rapporto Internet che fa il punto sulla situazione della rete. L’evento dell’ultimo periodo è senz’altro il fallimento di Boo. Ma le difficoltà toccano anche altre imprese della net economy: nelle start up americane si registrano già drastiche riduzioni di personale. La crisi di crescita e la selezione selvaggia negli Stati Uniti non incoraggiano la rincorsa dell’Europa. Nonostante le preoccupazioni, però, molti protagonisti del settore sostengono che la rivoluzione digitale è reale e che i titoli tecnologici torneranno a salire.

Il Rapporto di questa settimana del Sole 24 Ore è dedicato alla Qualità. Il call center è una risorsa sempre più strategica. Il quotidiano pubblica il decalogo per la gestione efficiente di tale servizio e la top ten delle società con le migliori prestazioni rispetto ai dieci criteri base. La prima regola d’oro è quella di non lasciare squillare il telefono più di cinque volte.

Il governo francese sembra avviato a rinunciare al meccanismo dell’asta per l’assegnazione delle licenze Umts. La decisione di Jospain dovrebbe essere comunicata ufficialmente a metà settimana. Ciascuna delle quattro licenze dovrebbe costare intorno ai 10 mila miliardi di lire ma l’esborso verrebbe diluito: 4500 miliardi  entro il 2002, il resto sotto forma di canone annuale. Sicure le licenze di France Telecom e Vivendi. L’interrogativo è che la scelta francese rischia di rimescolare le carte delle gare europee in altri paesi dopo la lievitazione dei prezzi in Gran Bretagna. Sulla Stampa. 

La “mergermania”, la febbre delle acquisizioni e fusioni, sollecitata dalla spinta alla competizione della new economy, è destinata a durare, soprattutto nel settore delle comunicazioni. Il Sole 24 Ore pubblica la graduatoria 1999 (fonte Kpmg) dei paesi acquirenti e venditori; si compra di più in Gran Bretagna, si vende di più negli Stati Uniti.

Dopo le recenti correzioni i titoli telefonici europei vanno alla riscossa: Telecom Italia, ad esempio, è cresciuta dell’8 per cento. Il Sole 24 Ore segnala che le preferenze degli analisti per l’immediato vanno agli operatori iberici Telefonica e Portugal Telecom. A medio e lungo termine, però, si riveleranno interessanti anche gli altri ex monopolisti, specialmente France Telecom e Deutsche Telekom.

Il supplemento della Stampa tuttosoldi dedica ampio spazio alle offerte di navigazione a pagamento. Tra i siti segnalati Netfraternity.net, Nopay.it, Extrasalary.com e Tiscalinet che pagano gli utenti che accettano di vedere un banner pubblicitario.  Esempio di sistema di vendita piramidale è invece It.Virtual che offre guadagni a chi procura nuovi clienti. Interviste.net e Ciao.it pagano, infine, chi risponde a indagini di mercato.

Il supplemento economico della Repubblica Affari & Finanza dedica ampio spazio a Grapes, la società di telecomunicazioni che sta per essere quotata sul mercato italiano. Grapes rappresenta un modello di business “a grappolo”: nasce dall’incontro di un gruppo di operatori telefonici in Spagna, Grecia e Italia per sviluppare la connettività nei paesi mediterranei. La compagnia conta 800 dipendenti e sta investendo per realizzare una rete di 9 mila chilometri in fibra ottica (il contratto è con Alcatel). In Italia le prime città ad essere cablate saranno Napoli, Verona, Padova, Genova, Udine e Bari.   

Il distretto calzaturiero del Brenta sta per approdare in Internet. Le 800 fabbriche di scarpe comprese nel triangolo Venezia-Padova-Rovigo, che contano complessivamente 13 mila dipendenti e producono 19 milioni di paia di calzature all’anno e un fatturato di 2700 miliardi, l’87 per cento dei quali dall’export, lanceranno entro la fine dell’anno un progetto di commercio elettronico destinato ad essere esportato anche in altri distretti. Tanto il business to business che il business to client verranno presto gestiti in rete. Su Affari & Finanza.

Il supplemento culturale dell’Unità media segnala la nascita della prima testata giornalistica on line dedicata alla scena: Tuttoteatro.com, settimanale di informazione e approfondimento diretto da Mariateresa Surianello.

Nasce l’Osservatorio permanente giovani-editori. L’iniziativa è stata promossa dal presidente di Rcs Cesare Romiti, dall’amministratore delegato di Poligrafici Editoriale Andrea Riffeser Monti e dal presidente del movimento d’opinione fiorentino “Progetto Città” Andrea Ceccherini per avvicinare il mondo giovanile – che privilegia televisione e Internet – a quello della carta stampata. Sul Corsera.

Elio Catania, presidente di Ibm Italia, intervistato dalla Stampa, sostiene che colmare il divario tra Italia e Stati Uniti è possibile: “quello che serve, nel settore pubblico come in quello privato, è la semplificazione e la formazione”. Il manager prevede, inoltre, che i soggetti che più guadagneranno dall’economia di rete saranno le piccole industrie.