Roma, 05 Aprile 2000

Sentenza Microsoft, morte e resurrezione di Wall Street. La old economy salva l'Europa

L'incertezza del dopo sentenza, scatena il panico a Wall Street. Ma il recupero finale salva il mercato americano dal crollo. E l'andamento positivo della Old Economy mantiene al sicuro le borse europee



In prima pagina, oggi, su tutti i quotidiani nazionali la giornata di follia della Borsa americana ancora scossa dalla sentenza Microsoft. Nel pomeriggio di ieri Wall Street ha vissuto momenti di vero e proprio panico. Il Nasdaq ha registrato una progressione negativa record, culminata a tre ore dalla chiusura con un picco verso il basso addirittura del 13%. Alla fine, però, gli investitori hanno mantenuto la calma e l'indice del listino telematico americano ha recuperato, chiudendo con un ribasso dell'1,75%. Una rimonta insperata che ha contenuto le perdite finanziarie ma non è riuscita a cancellare la paura vissuta degli operatori americani. Inevitabile la frenata all'entusiasmo e all'euforia degli ultimi mesi nei confronti della new economy. In proposito, Il Sole 24 Ore riporta il commento emblematico del capo analista di mercato di Cantor Fitzgerald: "Non credo che vedremo nel Nasdaq lo stesso ritorno di ottimismo che abbiamo visto in passato. Ci vorrà del tempo per riparare i guai di una giornata che ha visto oscillazioni di mille punti". Una chiave interpretativa diversa, quella offerta dall'editoriale di Vittorio Zucconi su Repubblica. Il giornalista, riferendosi al recupero finale, considera l'intera giornata come un importante segnale di allarme per la Borsa: "Il miracolo di Wall Street potrebbe avere salvato l'economia americana dal rischio di una recessione, mostrando la fragilità e i rischi del boom". Così, dopo un anno in volata per tutti i titoli tecnologici, ieri è stata la rivincita della Old Economy: i titoli farmaceutici, quello dei trasporti, del largo consumo e del chimico hanno chiuso la giornata di ieri in rialzo. E anche i mercati europei, proprio grazie all'andamento positivo di bancari e dei finanziari, sono riusciti a bilanciare la seduta nera dei tecnologici e dei media. Nel vecchio continente - sottolineano tutti i principali quotidiani - si respira un clima meno teso, ma comunque preoccupato. L'inserto Finanza e mercati del Sole 24 Ore riporta l'invito alla calma del presidente del consiglio Massimo D'Alema: "Evidentemente è un settore nuovo, che suscita grandi entusiasmi con momenti di raffreddamento. Il male, a mio giudizio, è un eccesso di volatilità". Il Messaggero riporta il commento di Attilio Ventura, vice presidente di Banca Leonardo e decano della Borsa italiana, che smorza i toni drammatici di molti commentatori: "Per il momento non parlerei di crollo. Può essere ancora una prolungata correzione dopo una lunga fase di incredibili follie dei titoli tecnologici". E aggiunge: "Era da tempo che le Borse mostravano un andamento nervoso, con uno sfasamento tra Nasdaq e Dow Jones. Ieri questa divaricazione è diventata assolutamente evidente, decretando il passaggio dalla new alla old economy".

Intanto si prepara il dopo Microsoft

Sulla Stampa un articolo-intervista di Gianni Riotta a Franco Bernabè, già numero uno dell'Eni e della Telecom, fa il punto sul dopo Microsoft. Secondo il consigliere di amministrazione della Fiat il probabile smembramento del colosso di Redmond potrebbe riservare sorprese positive per il mercato, analogamente a quanto è accaduto per At&t. La fine del monopolio di Bill Gates potrebbe infatti stimolare la nascita di nuove imprese, gli Application Services Provider, più dinamiche e libere di scegliere lo standard tecnologico migliore. Ma la battaglia per ridimensionare lo strapotere di Microsoft è ancora lunga. E Bill Gates si prepara ad affrontarla con tutte le armi a sua disposizione: il tempo, le innovazioni tecnologiche e soprattutto la politica. Il quotidiano diretto da Ezio Mauro, a questo proposito, riporta il parere degli analisti: se il candidato dei repubblicani, Gorge Bush jr, vincerà le elezioni presidenziali di novembre, è probabile che il caso venga riaperto, perché potrà beneficiare della simpatia repubblicana. Mentre "Bill Clinton e in generale i democratici, non hanno mai fatto mistero di volersi appuntare la condanna della Microsoft come un fiore all'occhiello".

In breve

Il Sole 24 Ore parla dell'evoluzione della "casa intelligente" che sulla sua strada potrebbe trovare un ostacolo a causa del freno dell'Authority sul passaggio gratuito da 3 a 4,5 kilowatt di potenza elettrica. Infatti, gli elettrodomestici di nuova generazione, che automatizzano buona parte dei sistemi delle nostre abitazioni, richiedono una quantità maggiore di energia.. Basta pensare che la quota di consumo raggiunge quella stabilita dal contratto sottoscritto con l'Enel anche quando funzionano contemporaneamente soltanto il forno elettrico e il ferro da stiro. Ma oggi ci sono sistemi di controllo e gestione dell'energia elettrica che permettono di utilizzare i diversi elettrodomestici nello stesso momento. "Anche con i tradizionali 3 kilowatt - spiega Enrico Patriarca di A d di Siemens - si possono controllare automaticamente i consumi e disattivare un elettrodomestico quando la quota di consumo si avvicina a quella del contratto".

Sul supplemento dell'Unità Scuola e Formazione si tirano le somme della 37esima edizione della Fiera internazionale del libro per ragazzi appena conclusasi a Bologna. Dai sondaggi risulta che i bambini sono da considerare i "lettori forti" dell'Italia. Non solo leggono più degli adulti ma, grazie al loro rapporto "naturale" con il mondo multimediale, "consumano" TV, computer , cd musicali e videogiochi più dei loro genitori. Quindi, grande protagonista della manifestazione bolognese è stata la scuola multimediale, come già, in apertura della fiera internazionale, aveva annunciato il ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer.