In
prima pagina sul Messaggero
e nelle pagine interne su quasi
tutti i principali quotidiani le
scuse del Washington Post
all'Italia per aver superato
brillantemente, contro ogni
aspettativa da parte degli
americani, la prova del
millennium bug.
Quasi
tutti i titoli di apertura sono
per il crollo di Wall Street. In
evidenza sul supplemento Finanza
& Mercati del Sole 24
Ore il coinvolgimento dei
titoli tecnologici nel martedì
nero delle borse. Walter Murphy,
analista della Merril Lynch,
intervistato sull'argomento,
pronostica, dopo le performance
eccessive dell'ultimo trimestre
del '99, una correzione al
ribasso che potrebbe raggiungere
anche il 25 per cento. Anche il Corriere
della Sera riferisce
l'allarme degli esperti sui
rischi della febbre speculativa
per le aziende legate a
Internet. Secondo l'economista
Robert Samuelson "una volta
le aziende andavano in borsa
quando avevano conti in attivo e
progetti di sviluppo, adesso
tutto questo sembra irrilevante.
Gli investitori corrono a
speculare su qualsiasi azienda
che abbia un '.com' nel
nome". Uno studio
effettuato dalla società di
ricerca americana Reinassence
Capital conferma che le imprese
Internet sono quasi tutte in
perdita. Analoghe valutazioni
compaiono nell'articolo di fondo
della Stampa firmato da
Carlo Bastasin: "la
capitalizzazione dei titoli
tecnologici ha raggiunto i 500
miliardi di dollari a fronte di
profitti totali nulli, ma di
speranze di utili futuri
stellari. In tali casi la
fiducia diventa stretta parente
dell'azzardo". Condivide
tale analisi anche Galapagos
autore dell'editoriale Dentro
la bolla sul Manifesto:
il comparto tecnologico,
smaterializzato, non
distribuisce utili ma registra
capitalizzazioni straordinarie.
Interamente dedicata ai mercati
anche la sezione Primo Piano
del Messaggero. Anche il
quotidiano romano riserva uno
spazio ai titoli Internet,
anch'essi travolti dal crollo, e
riferisce le previsioni dei
gestori, secondo i quali i
titoli hi-tech sono comunque
destinati a rimanere
protagonisti.
In
caduta anche il prezzo del
petrolio. La notizia viene
segnalata dal supplemento Finanza
& Mercati del Sole 24
Ore e dalle pagine
economiche dell'Unità.
L'indebolimento delle quotazioni
del greggio è collegato al
superamento dell'emergenza
millennium bug: ora che il baco
non fa più paura il mercato è
in sofferenza per la vendita
delle scorte accumulate nei mesi
scorsi a fini cautelativi.
A
proposito di millennium bug, la Repubblica
dà ampio risalto in cronaca al
caso paradossale dell'impiegato
del tribunale di Napoli Umberto
Sanseverino che, per tredici
anni, regolarmente autorizzato,
ha gestito, pur non avendo
alcuna specializzazione, l'area
informatica di vari uffici.
L'uomo si è dedicato anche alla
programmazione anti bug e alla
risoluzione degli inconvenienti
verificatisi nei computer del
tribunale di sorveglianza. Dopo
aver chiesto al ministero di
Grazia e Giustizia il
riconoscimento di una diversa
qualifica e aver ottenuto un
rifiuto ha fatto causa al
dicastero chiedendo un
risarcimento miliardario per
sfruttamento di ingegno.
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