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Roma,
01 Dicembre 1999
Piazza Affari: Internet non fa più miracoli
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Nelle pagine
economiche della Repubblica e della Stampa
la giornata negativa dei titoli legati alla
nuove tecnologie. Finmatica, dopo i record
registrati la scorsa settimana, ieri ha chiuso
a meno 15%, dopo diversi rinvii per eccesso di
ribasso. Se la finanza elettronica segna il
passo, la Repubblica e La Stampa
riportano i dati di un sondaggio Abacus che
fotografano il crescente interesse degli
italiani per il Web, sicuramente incentivato
dalle numerose offerte gratuite di
collegamento: più del 50% degli utenti si
connette da casa, la durata di un collegamento
medio è di 10 minuti ed è finalizzato
soprattutto alla ricerca di informazioni e
allo scaricamento di software e musica. Ma,
come sottolinea il sottosegretario alle
comunicazioni Michele Lauria sulle pagine di Repubblica,
il grande limite che ostacola una maggiore
diffusione di Internet in Italia è costituito
dai costi di connessione troppo elevati nel
nostro Paese rispetto allo standard europeo.
Sempre sulle pagine economiche della Stampa
la notizia dello sbarco in Rete delle Poste,
che per il primo semestre del duemila hanno
annunciato l'apertura di un nuovo sito
"portale" dedicato soprattutto alle
aziende che intendono investire nel commercio
elettronico, ma che sarà ricco di
informazioni su tariffe, servizi postali
tradizionali ma anche nuovi, come la
visualizzazione del tracciato elettronico che
consente di individuare la posizione di
lettere e pacchi spediti.
Sul Sole 24 Ore, nelle pagine dedicata
a commenti e inchieste, un articolo dedicato
al convegno della Camera di commercio
americana in Italia sul tema "Società
della conoscenza e competitività
globale" durante il quale è stato
sottolineato il ritardo dell'Europa, e
soprattutto dell'Italia , sul fronte del
commercio elettronico e della diffusione della
Rete rispetto agli Stati Uniti.
Sulle pagine di cronaca del Corriere della
Sera e della Repubblica la storia
della follia di un ventenne americano che, in
un sobborgo di Boston, si è suicidato dopo
aver ucciso l'ex-fidanzata avendo come
complice Internet. Dalla Rete infatti il
giovane avrebbe recuperato tutte le
informazioni necessarie per mettersi sulle
tracce della sua vittima e discutere i
dettagli del suo piano con gli occasionali
frequentatori dei gruppi di discussione da lui
creati sull'argomento. Il padre della ragazza
uccisa avrebbe deciso di fare causa alle due
compagnie Internet - Geocities e Tripod - che,
sia pure involontariamente, sarebbero
corresponsabili della morte della figlia.
Sul Messaggero, nelle pagine dedicate
alla cronaca italiana, i risultati della
ricerca condotta da Telefono Azzurro in
collaborazione con l'Istituto di Pedagogia
dell'Università di Bologna, sull'utilizzo
della Rete da parte dei bambini italiani tra i
6 e i 14 anni. Il quadro emerso dallo studio
rovescia il luogo comune del minore vittima di
Internet, e rileva non solo il grande
interesse ma anche l'elevato grado di
competenza dei bambini in materia di nuove
tecnologie.
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