I
principali quotidiani riferiscono e
commentano le "Considerazioni
finali" del governatore della Banca
d'Italia Antonio Fazio. Secondo Fazio
l'Italia è in affanno, "la nostra
economia non riesce a tenere il passo dello
sviluppo", frenata soprattutto dalla
forte pressione fiscale, dall'alto costo del
lavoro e da una riforma previdenziale
incompleta. La new economy impone al
paese "una riorganizzazione, attuata
attraverso l'informazione e l'innovazione,
dell'assetto produttivo operante". Il
discorso del governatore si sofferma
ampiamente sull'evoluzione dell'economia di
rete. Il sistema bancario ha compiuto dei
progressi, grazie alle operazioni di
aggregazione e fusione che dal 1989 hanno
fatto scendere il numero degli intermediari
e grazie alle privatizzazioni. Prudenza,
invece, per la Borsa: "il rapporto tra
capitalizzazione e utili rimane fuori linea
rispetto all'esperienza degli ultimi
cinquant'anni". Secondo Fazio, inoltre,
le attività di trading on line "non
sono esenti da richi specifici che si
possono ripercuotere sulla rputazione degli
intermediari". E' necessario, pertanto,
"un rafforzamento dei sistemi di
controllo interno" e un impegno di
regolamentazione anche a livello
internazionale. Per Carlo Bastasin,
editorialista della Stampa,
"l'impianto dell'analisi è chiaro:
l'economia italiana non tiene il passo di
quella europea e questa arranca dietro
quella americana". Identica la sintesi
di Claudio Alò sul Messaggero:
l'Italia "sta perdendo terreno. Non
riesce a tenere il passo con l'Europa e con
gli Usa". Geronimo, sul Giornale,
osserva che tutte le cifre citate dal
governatore destano preoccupazione:
"ogni dato dell'ultimo quadriennio che
si confronta vede l'Italia all'ultimo
posto": esportazioni, prodotto interno
lordo, indice di produttività e tasso di
occupazione. Per Geminello Alvi, autore di
un corsivo sulla Repubblica, è
"da solido old economist
rammentare che dalla metà degli anni 90 si
'avviava in tutti principali paesi una lunga
fase di espansione della liquidità'. E,
solo dopo averlo premesso, spiegare:
'Iniziava l'ascesa dei corsi azionari'.
Successione logica, sovente dimenticata
dagli imbonitori che vendono i fondi, come
da troppi eccitati tifosi della new
economy, che riferiscono il boom
azionistico solo all'aumento della
produttività". Anche per Guido
Gentili, cui è affidato l'editoriale del Corriere
della Sera, può dichiararsi
"deluso chi da Fazio si attendeva una
roboante celebrazione della new economy".
Il manifesto condivide le critiche di
Fazio all'ubriacatura finanziaria mentre
dissente sui punti del suo discorso che
riguardano lavoro e pensioni: "Il
governatore non è contento di noi e questo
ci dispiace moltissimo" - commenta
Guglielmo Ragozzino in prima pagina -
"siamo stati troppo poco flessibili, ci
siamo affezionati alle pensioni, al posto di
lavoro fisso (e a tempo
indeterminato!)". Per Piero Di Siena,
che scrive sull'Unità,
"colpisce, dal punto di vista
dell'analisi, l'assunzione netta dei
caratteri della crescita americana quale
principale punto di riferimento di quello
che dovrebbero fare l'Italia e l'Europa. Non
c'è solo il dato ovvio che quell'esperienza
si rivela più dinamica di tutto ciò che
avviene al di qua dell'oceano. C'è anche il
fatto, comune a tanti esponenti del
solidarismo cattolico (si pensi all'ex
presidente del Cnel, Giuseppe De Rita), di
avere un rapporto con il modello americano
insieme più stretto e emeno acritico".
Giacomo Vaciago, infine, si sofferma
ampiamente, in prima pagina sul Sole 24
Ore, sul passaggio relativo al contrasto
tra aumentata efficienza microeconomica e
instabilità finanziaria: "le ripetute
crisi degli ultimi anni in tanti paesi ci
insegnano che il capitalismo finanziario, se
produce più efficienza e benessere, può
tuttavia deragliare quando mancano
cooperazione, vigilanza, controlli
prudenziali. La globalizzazione è però -
insieme alla nuova economia - all'origine di
un significativo aumento di produzione, e
quindi sia di occupazione sia di
produttività".
Le
ultime mosse di Microsoft
Il
colosso americano del software, Microsoft,
cerca di evitare lo smembramento. Ieri, poco
dopo la chiusura dei mercati, i legali di
Bill Gates hanno depositato il documento con
le argomentazioni finali contro il piano di
divisione proposto dall'accusa. Il
principale argomento di difesa insiste sul
fatto che uno smembramento sarebbe dannoso
per l'economia e andrebbe contro gli
interessi della collettività. La parola
torna ora al giudice Jackson, il cui
verdetto è atteso entro pochi giorni.
Probabile il ricorso in appello. Per
accelerare le procedure il magistrato ha
già affidato il fascicolo del processo alla
Corte suprema. La Stampa riferisce
che la compagnia sta rafforzando le sue
attività di lobbying nei 19 stati
che sono coinvolti nel processo con
l'obiettivo di esercitare pressioni sui
procuratori affinché rinuncino a proseguire
nell'azione antitrust. In alcuni casi
l'operazione ha già avuto successo: il
procuratore della Carolina del Sud si è
già tirato fuori dopo una donazione di 25
mila dollari al partito repubblicano locale.
Bill Gates ha, inoltre, ricevuto a Redmond
130 membri del Congresso, pagando loro le
spese di viaggio e soggiorno, e donato
milioni di dollari a enti di beneficenza.
Nuovi
media, vecchi contenuti
La
pay-tv quest'anno ha guadagnato 500 mila
spettatori. D+ conta 2 milioni e 650 mila
abbonati mentre in 600 mila hanno scelto
Stream. Sono ormai 67 i canali prodotti da
Tele+ per la piattaforma digitale, sulla
quale trasmettono anche i canali di RaiSat,
e 31 quelli di Stream. I costi degli
abbonamenti variano mensilmente da 21 mila a
49 mila per Tele+ e da 24 mila a 54 mila per
Stream. L'offerta comprende sport, cinema,
programmi per ragazzi, documentari, rubriche
di cucina, corsi di lingue, giochi
interattivi, previsioni meteorologiche,
eros, varietà storici, spettacoli
teatrali... Il critico televisivo Aldo
Grasso, commenta sulle pagine del Corriere
della Sera: "la tv digitale (tolto
il calcio e il cinema) è un'offerta di
nicchia per un pubblico medio-alto. E a
occuparsi di tv arrivano aziende che fino a
ieri hanno piantato tralicci, installato
telefoni, costruito ponti e strade. Come se
il know-how fosse accessorio, come se
la tecnologia (i cento, i mille canali a
disposizione) fosse più importante dei
contenuti. Ma il nuovo, sfarzoso spazio
retorico creato dalla tv digitale non può
limitarsi alla magnificenza del contenitore,
deve riempirlo di qualcosa, possibilmente
attraente. Si chiamano new media ma
la loro forza sta tutta nei 'vecchi'
contenuti".
Arriva
la pensione on line
Da
oggi gli abitanti della provincia di Biella
potranno collegarsi alla rete, ricevere il
codice personale e segreto (Pin) di
assistito Inps e accertare i contributi
versati e il trattamento previdenziale
raggiunto. A fine mese l'iniziativa sarà
estesa ad altre due province al centro e al
sud e, via via, il servizio diventerà
nazionale. Entro tre anni oltre all'estratto
conto dei contributi previdenziali verranno
forniti via Internet anche i moduli e si
potranno controllare anche i contributi dei
lavoratori parasubordinati. Sulla Repubblica.
In
breve
Tin.it
vale 40 mila miliardi. E' questa la
conclusione di un'analisi elaborata da Ernst
& Young di cui riferisce il Corriere
della Sera. La società di revisione dei
conti ha effettuato una perizia per conto
del tribunale di Torino per valutare le
attività Internet di Telecom destinate a
passare a Seat-Pagine Gialle. Gli esperti
incaricati hanno, da un lato, formulato una
valutazione puramente contabile (50
miliardi), valida a fini fiscali,
dall'altro, analizzato le attività e le
prospettive per giungere a una stima del
valore di mercato della compagnia.
Apre
oggi ad Hannover Expo 2000. L'esposizione è
articolata su una superficie di 170 ettari,
un'area pari a quella del principato di
Monaco, e ospita padiglioni in
rappresentanza di 180 paesi.
L'organizzazione è costata 4 mila miliardi
di lire. Il successo, però, non è
assicurato: occorrerebbero 40 milioni di
visitatori entro il 31 ottobre, data di
chiusura, per pareggiare il bilancio ma
finora sono stati venduti solo 100 mila
biglietti. I critici sostengono che con
Internet sia diventata ormai obsoleta l'idea
di rappresentare il progresso umano in un
luogo fisico. Sul Corsera.
Sulla
Stampa le anticipazioni dell'ultimo
numero di Global, la rivesta
bimestrale del quotidiano torinese. Nelle
pagine culturali si possono leggere i brani
degli interventi sul nuovo secolo di George
Soros, Fernando Cardoso e Brian Eno. Per il
finanziere "politica ed economia
globale sono perisolosamente fuori
sincronia". Per il presidente del
Brasile "il pericolo di colpi di mano
autoritari, di fanatismo e di ogni altra
forma di intolleranza continueranno a
esistere in tutto il mondo; per
fronteggiarlo sarà necessario rafforzare la
solidarietà democratica
internazionale". Per il musicista
"è forse arrivato il momento di
liberare la conoscenza dall'enfasi platonica
di cui è rivestita e trasformarla in una
'conoscenza utile', che è la migliore
alternativa attualmente a nostra
disposizione". Sul periodico, in
edicola da oggi, il 2000 visto anche da Emma
Rotschild, direttrice del Centro per la
storia e l'economia del King's College di
Cambridge, Cristoph Bertram, direttore di
una fondazione di ricerca tedesca, Francis
Fukuyama, storico americano teorico della
"fine della storia", Martin van
Creveld, storico presso l'Università di
Gerusalemme, Edward Wilson, entomologo, e
Robert Wright, saggista.
La
Repubblica e il Giornale
ricordano i vent'anni della Cnn. Era,
infatti, il 1° giugno del 1980 quando Ted
Turner lanciò ad Atlanta la prima tv di
informazione. Due anni dopo nasceva la Cnn
Radio, ora l'emittente più grande degli
Stati Uniti. Oggi un miliardo di persone nel
mondo ha accesso ai servizi informativi del
canale televisivo che trasmette 24 ore su
24. Il gruppo Tbs, che impiega 10 mila
persone in tutto il mondo, è stato
acquistato nel 1996 da Time Warner. Per Ted
Turner, però, è una festa triste: nella
ristrutturazione in vista, infatti, non sono
previsti per lui ruoli operativi,
dirigenziali, decisionali.
La
Stampa inaugura un portale per tre
regioni: Piemonte, Liguria e Val d'Aosta,
un'area dove la percentuale di famiglie con
computer e collegamento a Internet è
superiore alla media. L'iniziativa on line
è stata realizzata in collaborazione con
Ciaoweb. Il portale del nord-ovest ha 11
sezioni tematiche ripartite su 13 aree
geografiche provinciali e segnala fiere,
manifestazioni, itinerari turistici,
aziende, associazioni, gruppi musicali,
film, ricette e proverbi.
La
rubrica del Corriere Internet e
dintorni segnala un nuovo indirizzo che
si aggiunge alla lista dei cosiddetti "infomediari",
i siti specializzati nella comparazione dei
prezzi dei prodotti da acquistare in rete.
Migliorprezzo.it è specializzato nel
settore dell'hardware. Oltre ai prodotti
informatici, tuttavia, permette di cercare
anche cd musicali e biglietti aerei. Il
motore di ricerca consente di impostare
l'indagine sia per categorie che per nomi e
riconosce anche nomi scritti in modi diversi
(ad esempio chip o Cpu). Altri operatori
noti in questo campo sono Costameno.it,
Buycentral.it e Techeye.cc.
In
evidenza nelle pagine economiche dei
principali quotidiani il debutto in borsa
con boom di Art'è, la prima azienda di arte
quotata a Piazza Affari: il titolo, dopo tre
rinvii per eccesso di rialzo, ha chiuso con
un più 49 per cento. Slitta, invece, la
quotazione di Kataweb: il consiglio di
amministrazione ha deciso, infatti, di
rimandare il progetto a causa della
volatilità dei mercati.
I
principali quotidiani informano che il
ricorso al tar di Tim e Omnitel è stato
respinto e che resta dunque confermata la
maxi-multa inflitta dall'Antitrust ai due
gestori di telefonia cellulare per aver
attuato comportamenti non concorrenziali e
aver concordato il prezzo delle chiamate
fisso-mobile.
Un
aiuto dalla tecnologia per volare più
sicuri. La British Airways - lo riferisce la
Repubblica - si avvale di un sistema
che prevede l'utilizzo della scatola nera
per prevenire gli incidenti. Ogni giorno i
tecnici scaricano i dati registrati dalla
scatola nera di ciascun aereo su dischi ad
alta capacità. Appositi programmi
provvedono, quindi, ad analizzare i dati e a
registrare le eventuali anomalie (discese
troppo rapide, difficoltà di decollo,
errori di rotta o altitudine).