Roma, 01 Giugno 2000
Fazio: Italia in affanno

Le "Considerazioni finali" del governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio. Le ultime mosse di Microsoft. La crescita della tv digitale. Arriva la pensione on line

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I principali quotidiani riferiscono e commentano le "Considerazioni finali" del governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio. Secondo Fazio l'Italia è in affanno, "la nostra economia non riesce a tenere il passo dello sviluppo", frenata soprattutto dalla forte pressione fiscale, dall'alto costo del lavoro e da una riforma previdenziale incompleta. La new economy impone al paese "una riorganizzazione, attuata attraverso l'informazione e l'innovazione, dell'assetto produttivo operante". Il discorso del governatore si sofferma ampiamente sull'evoluzione dell'economia di rete. Il sistema bancario ha compiuto dei progressi, grazie alle operazioni di aggregazione e fusione che dal 1989 hanno fatto scendere il numero degli intermediari e grazie alle privatizzazioni. Prudenza, invece, per la Borsa: "il rapporto tra capitalizzazione e utili rimane fuori linea rispetto all'esperienza degli ultimi cinquant'anni". Secondo Fazio, inoltre, le attività di trading on line "non sono esenti da richi specifici che si possono ripercuotere sulla rputazione degli intermediari". E' necessario, pertanto, "un rafforzamento dei sistemi di controllo interno" e un impegno di regolamentazione anche a livello internazionale. Per Carlo Bastasin, editorialista della Stampa, "l'impianto dell'analisi è chiaro: l'economia italiana non tiene il passo di quella europea e questa arranca dietro quella americana". Identica la sintesi di Claudio Alò sul Messaggero: l'Italia "sta perdendo terreno. Non riesce a tenere il passo con l'Europa e con gli Usa". Geronimo, sul Giornale, osserva che tutte le cifre citate dal governatore destano preoccupazione: "ogni dato dell'ultimo quadriennio che si confronta vede l'Italia all'ultimo posto": esportazioni, prodotto interno lordo, indice di produttività e tasso di occupazione. Per Geminello Alvi, autore di un corsivo sulla Repubblica, è "da solido old economist rammentare che dalla metà degli anni 90 si 'avviava in tutti principali paesi una lunga fase di espansione della liquidità'. E, solo dopo averlo premesso, spiegare: 'Iniziava l'ascesa dei corsi azionari'. Successione logica, sovente dimenticata dagli imbonitori che vendono i fondi, come da troppi eccitati tifosi della new economy, che riferiscono il boom azionistico solo all'aumento della produttività". Anche per Guido Gentili, cui è affidato l'editoriale del Corriere della Sera, può dichiararsi "deluso chi da Fazio si attendeva una roboante celebrazione della new economy". Il manifesto condivide le critiche di Fazio all'ubriacatura finanziaria mentre dissente sui punti del suo discorso che riguardano lavoro e pensioni: "Il governatore non è contento di noi e questo ci dispiace moltissimo" - commenta Guglielmo Ragozzino in prima pagina - "siamo stati troppo poco flessibili, ci siamo affezionati alle pensioni, al posto di lavoro fisso (e a tempo indeterminato!)". Per Piero Di Siena, che scrive sull'Unità, "colpisce, dal punto di vista dell'analisi, l'assunzione netta dei caratteri della crescita americana quale principale punto di riferimento di quello che dovrebbero fare l'Italia e l'Europa. Non c'è solo il dato ovvio che quell'esperienza si rivela più dinamica di tutto ciò che avviene al di qua dell'oceano. C'è anche il fatto, comune a tanti esponenti del solidarismo cattolico (si pensi all'ex presidente del Cnel, Giuseppe De Rita), di avere un rapporto con il modello americano insieme più stretto e emeno acritico". Giacomo Vaciago, infine, si sofferma ampiamente, in prima pagina sul Sole 24 Ore, sul passaggio relativo al contrasto tra aumentata efficienza microeconomica e instabilità finanziaria: "le ripetute crisi degli ultimi anni in tanti paesi ci insegnano che il capitalismo finanziario, se produce più efficienza e benessere, può tuttavia deragliare quando mancano cooperazione, vigilanza, controlli prudenziali. La globalizzazione è però - insieme alla nuova economia - all'origine di un significativo aumento di produzione, e quindi sia di occupazione sia di produttività".

Le ultime mosse di Microsoft

Il colosso americano del software, Microsoft, cerca di evitare lo smembramento. Ieri, poco dopo la chiusura dei mercati, i legali di Bill Gates hanno depositato il documento con le argomentazioni finali contro il piano di divisione proposto dall'accusa. Il principale argomento di difesa insiste sul fatto che uno smembramento sarebbe dannoso per l'economia e andrebbe contro gli interessi della collettività. La parola torna ora al giudice Jackson, il cui verdetto è atteso entro pochi giorni. Probabile il ricorso in appello. Per accelerare le procedure il magistrato ha già affidato il fascicolo del processo alla Corte suprema. La Stampa riferisce che la compagnia sta rafforzando le sue attività di lobbying nei 19 stati che sono coinvolti nel processo con l'obiettivo di esercitare pressioni sui procuratori affinché rinuncino a proseguire nell'azione antitrust. In alcuni casi l'operazione ha già avuto successo: il procuratore della Carolina del Sud si è già tirato fuori dopo una donazione di 25 mila dollari al partito repubblicano locale. Bill Gates ha, inoltre, ricevuto a Redmond 130 membri del Congresso, pagando loro le spese di viaggio e soggiorno, e donato milioni di dollari a enti di beneficenza.

Nuovi media, vecchi contenuti

La pay-tv quest'anno ha guadagnato 500 mila spettatori. D+ conta 2 milioni e 650 mila abbonati mentre in 600 mila hanno scelto Stream. Sono ormai 67 i canali prodotti da Tele+ per la piattaforma digitale, sulla quale trasmettono anche i canali di RaiSat, e 31 quelli di Stream. I costi degli abbonamenti variano mensilmente da 21 mila a 49 mila per Tele+ e da 24 mila a 54 mila per Stream. L'offerta comprende sport, cinema, programmi per ragazzi, documentari, rubriche di cucina, corsi di lingue, giochi interattivi, previsioni meteorologiche, eros, varietà storici, spettacoli teatrali... Il critico televisivo Aldo Grasso, commenta sulle pagine del Corriere della Sera: "la tv digitale (tolto il calcio e il cinema) è un'offerta di nicchia per un pubblico medio-alto. E a occuparsi di tv arrivano aziende che fino a ieri hanno piantato tralicci, installato telefoni, costruito ponti e strade. Come se il know-how fosse accessorio, come se la tecnologia (i cento, i mille canali a disposizione) fosse più importante dei contenuti. Ma il nuovo, sfarzoso spazio retorico creato dalla tv digitale non può limitarsi alla magnificenza del contenitore, deve riempirlo di qualcosa, possibilmente attraente. Si chiamano new media ma la loro forza sta tutta nei 'vecchi' contenuti".

Arriva la pensione on line

Da oggi gli abitanti della provincia di Biella potranno collegarsi alla rete, ricevere il codice personale e segreto (Pin) di assistito Inps e accertare i contributi versati e il trattamento previdenziale raggiunto. A fine mese l'iniziativa sarà estesa ad altre due province al centro e al sud e, via via, il servizio diventerà nazionale. Entro tre anni oltre all'estratto conto dei contributi previdenziali verranno forniti via Internet anche i moduli e si potranno controllare anche i contributi dei lavoratori parasubordinati. Sulla Repubblica.

In breve

Tin.it vale 40 mila miliardi. E' questa la conclusione di un'analisi elaborata da Ernst & Young di cui riferisce il Corriere della Sera. La società di revisione dei conti ha effettuato una perizia per conto del tribunale di Torino per valutare le attività Internet di Telecom destinate a passare a Seat-Pagine Gialle. Gli esperti incaricati hanno, da un lato, formulato una valutazione puramente contabile (50 miliardi), valida a fini fiscali, dall'altro, analizzato le attività e le prospettive per giungere a una stima del valore di mercato della compagnia.

Apre oggi ad Hannover Expo 2000. L'esposizione è articolata su una superficie di 170 ettari, un'area pari a quella del principato di Monaco, e ospita padiglioni in rappresentanza di 180 paesi. L'organizzazione è costata 4 mila miliardi di lire. Il successo, però, non è assicurato: occorrerebbero 40 milioni di visitatori entro il 31 ottobre, data di chiusura, per pareggiare il bilancio ma finora sono stati venduti solo 100 mila biglietti. I critici sostengono che con Internet sia diventata ormai obsoleta l'idea di rappresentare il progresso umano in un luogo fisico. Sul Corsera.

Sulla Stampa le anticipazioni dell'ultimo numero di Global, la rivesta bimestrale del quotidiano torinese. Nelle pagine culturali si possono leggere i brani degli interventi sul nuovo secolo di George Soros, Fernando Cardoso e Brian Eno. Per il finanziere "politica ed economia globale sono perisolosamente fuori sincronia". Per il presidente del Brasile "il pericolo di colpi di mano autoritari, di fanatismo e di ogni altra forma di intolleranza continueranno a esistere in tutto il mondo; per fronteggiarlo sarà necessario rafforzare la solidarietà democratica internazionale". Per il musicista "è forse arrivato il momento di liberare la conoscenza dall'enfasi platonica di cui è rivestita e trasformarla in una 'conoscenza utile', che è la migliore alternativa attualmente a nostra disposizione". Sul periodico, in edicola da oggi, il 2000 visto anche da Emma Rotschild, direttrice del Centro per la storia e l'economia del King's College di Cambridge, Cristoph Bertram, direttore di una fondazione di ricerca tedesca, Francis Fukuyama, storico americano teorico della "fine della storia", Martin van Creveld, storico presso l'Università di Gerusalemme, Edward Wilson, entomologo, e Robert Wright, saggista.

La Repubblica e il Giornale ricordano i vent'anni della Cnn. Era, infatti, il 1° giugno del 1980 quando Ted Turner lanciò ad Atlanta la prima tv di informazione. Due anni dopo nasceva la Cnn Radio, ora l'emittente più grande degli Stati Uniti. Oggi un miliardo di persone nel mondo ha accesso ai servizi informativi del canale televisivo che trasmette 24 ore su 24. Il gruppo Tbs, che impiega 10 mila persone in tutto il mondo, è stato acquistato nel 1996 da Time Warner. Per Ted Turner, però, è una festa triste: nella ristrutturazione in vista, infatti, non sono previsti per lui ruoli operativi, dirigenziali, decisionali.

La Stampa inaugura un portale per tre regioni: Piemonte, Liguria e Val d'Aosta, un'area dove la percentuale di famiglie con computer e collegamento a Internet è superiore alla media. L'iniziativa on line è stata realizzata in collaborazione con Ciaoweb. Il portale del nord-ovest ha 11 sezioni tematiche ripartite su 13 aree geografiche provinciali e segnala fiere, manifestazioni, itinerari turistici, aziende, associazioni, gruppi musicali, film, ricette e proverbi.

La rubrica del Corriere Internet e dintorni segnala un nuovo indirizzo che si aggiunge alla lista dei cosiddetti "infomediari", i siti specializzati nella comparazione dei prezzi dei prodotti da acquistare in rete. Migliorprezzo.it è specializzato nel settore dell'hardware. Oltre ai prodotti informatici, tuttavia, permette di cercare anche cd musicali e biglietti aerei. Il motore di ricerca consente di impostare l'indagine sia per categorie che per nomi e riconosce anche nomi scritti in modi diversi (ad esempio chip o Cpu). Altri operatori noti in questo campo sono Costameno.it, Buycentral.it e Techeye.cc.

In evidenza nelle pagine economiche dei principali quotidiani il debutto in borsa con boom di Art'è, la prima azienda di arte quotata a Piazza Affari: il titolo, dopo tre rinvii per eccesso di rialzo, ha chiuso con un più 49 per cento. Slitta, invece, la quotazione di Kataweb: il consiglio di amministrazione ha deciso, infatti, di rimandare il progetto a causa della volatilità dei mercati.

I principali quotidiani informano che il ricorso al tar di Tim e Omnitel è stato respinto e che resta dunque confermata la maxi-multa inflitta dall'Antitrust ai due gestori di telefonia cellulare per aver attuato comportamenti non concorrenziali e aver concordato il prezzo delle chiamate fisso-mobile.

Un aiuto dalla tecnologia per volare più sicuri. La British Airways - lo riferisce la Repubblica - si avvale di un sistema che prevede l'utilizzo della scatola nera per prevenire gli incidenti. Ogni giorno i tecnici scaricano i dati registrati dalla scatola nera di ciascun aereo su dischi ad alta capacità. Appositi programmi provvedono, quindi, ad analizzare i dati e a registrare le eventuali anomalie (discese troppo rapide, difficoltà di decollo, errori di rotta o altitudine).