Roma, 01 Febbraio 2000

Giostra di fusioni tra nuovo e vecchio continente


Su tutti i giornali continuano i commenti sull'accordo Vivendi-Vodafone e sulle conseguenze nel settore delle telecomunicazioni. In evidenza anche i commenti sulla new economy, in seguito al crollo storico dell'Euro. Una ricerca sulla pubblicità in rete, condotta dall'Iab rivela l'incredibile aumento degli investimenti pubblicitari ondine che spinge le imprese a chiedere parametri audiweb più precisi. Infine, la notizia di un nuovo apparecchio elettronico per il controllo dei battiti cardiaci.

Il giorno dopo l'intesa Vivendi-Vodafone, tutti i giornali riflettono sui nuovi rapporti di forza che l'esito della battaglia del gruppo guidato da Chris Gent per la conquista della Mannesmann determinerà nel settore delle telecomunicazioni. In attesa della scadenza dell'Opa lanciata sul gruppo tedesco dalla Vodafone, prevista il prossimo 7 febbraio, si moltiplicano le voci di un possibile accordo tra le aziende, mentre Vodafone e Vivendi aprono negoziati con Rupert Murdoch, e continuano le trattative tra la Mannesmann e American Online. Su La Repubblica, Franco Bernabé, ex amministratore delegato di Eni e Telecom Italia, sostiene in un'intervista che l'accordo Vivendi-Vodafone influenzerà non tanto il mondo di Internet quanto il settore della telefonia mobile. Se l'Opa sulla Mannesmann andrà in porto, nascerà il primo operatore mondiale della telefonia cellulare con cui dovranno confrontarsi, in particolare sul versante delle tariffe, gli operatori nazionali. Per Franco Carlini, che interviene sul Manifesto, "l'assenza di ogni presenza nel terreno della telefonia fissa e la scarsa dimestichezza con Internet" rappresenta uno dei punti deboli dell'intesa anglo-francese, insieme alla partecipazione paritaria dei due gruppi nell'accordo. Sia Carlini che Silvio Scaglia, ex amministratore delegato Omnitel, oggi della Mannesmann, intervistato dal Corriere della Sera, sottolineano, infine, la marginalità dell'Italia, dalla giostra delle fusioni che stanno coinvolgendo Nuovo e Vecchio continente.

In breve

Attenzione al rischio della crisi dei mercati.
Su tutti i giornali in evidenza la chiusura in ribasso delle Borse europee, e il nuovo minimo storico toccato dall'euro. Sul Manifesto, Luigi Cavallaro si interroga sul rischio di una nuova depressione economica mondiale, sottolineando l'aumento del grado di sfruttamento del lavoro che caratterizza la new economy e il "paradosso della produttività", tanto elogiata dai suoi sostenitori; sul Sole 24 Ore Mario Blatero sostiene che "in mancanza di dirompenti riforme strutturali che possano consentire di approfittare delle innovazioni tecnologiche l'Europa difficilmente riuscirà a produrre tassi di crescita sostenibili superiori al 5 per cento".

Triplicati gli investimenti online.
Sul Sole 24 Ore, i dati forniti dall'Iab, Internet advertising bureau, sugli investimenti pubblicitari in rete: dai tre miliardi del '97, agli oltre 50 del '99 per arrivare ai 150 previsti per quest'anno. Il boom pubblicitario ha raddoppiato le offerte di servizi per il controllo dell'audience di siti e portali, mentre le società, insoddisfatte dei criteri finora seguiti, reclamano maggiore sicurezza dei dati. Ancora sul principale quotidiano economico milanese, la notizia della nascita della prima agenzia di pubblicità specializzata in campagne online, Olà, creata dall'alleanza strategica tra Matrix e l'agenzia di reclame Wlf.

A confronto due diverse visioni sul business della Rete.
Nelle pagine economiche di tutti i giornali la notizia dell'incontro-scontro tra Bill Gates, fondatore della Microsoft e Steve Case, numero uno di America Online. Sul palco del World Economy Forum di Davos, si sono confrontate due diverse strategie e due diversi visioni del mercato dei prossimi anni: Gates ha ribadito la sua intenzione di puntare sulla creazione del software, mentre Case ha sottolineato l'importanza di valorizzare i contenuti offerti sulla Rete.

In prima pagina sul Messaggero, la notizia del chip per il controllo dei battiti cardiaci, presentato a Marileva nel corso del Congresso Internazionale di Aritmologia. L'apparecchio, di soli 5 centimetri, registrerà i battiti del cuore per ben dodici mesi, contro le 24 ore dell'holter.

Nelle pagine di cronaca tutti i giornali riportano la notizia dell'inchiesta sulle "spy cams", scattata in seguito alla denuncia di una signora milanese che ha scoperto sulla rete, per caso, un'immagine che la riprendeva in un momento di intimità. Per ora la polizia ha rintracciato le spie elettroniche in un cinema e in un parcheggio del comune di Colleferro.

Sul Giornale un'intervista a Robert Hersov, fondatore di Sportal, il principale sito di informazione sportiva, appena sbarcato in Italia, che offre consulenza per la creazione di siti Internet alle società sportive e notiziari completi su tutti gli sport. Presto Sportal offrirà le news tramite telefonino e in settimana, annuncia Hersov, saranno in rete" i siti dedicati alla Germania e alla Francia, per poi passare a Australia Nuova Zelanda e Asia".

In prima pagina, Il Corriere della Sera segnala l'aumento dei divorzi causati da Internet. Le relazioni virtuali intrecciate tramite Rete avrebbero provocato sinora, secondo lo psichiatra dell'Università Gregoriana, Tonino Cantelmi, ben tre casi di separazione.