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Internet per i non vedenti

Il prof. Gianfranco De Zotti, cosmologo e astronomo dell'Osservatorio i Padova e docente alla Scuola Superiore di Studi Avanzati di Trieste (Sissa) ci spiega le difficoltà da superare per rendere "visibili" i concetti spaziali legati all'astronomia

Come avete fatto a portare alla sensibilità limitata di un non vedente la visualizzazione dello spazio?

È un problema particolarmente arduo e impegnativo da risolvere perché il modo con cui noi concettualizziamo il concetto di spazio, si fonda ovviamente sulla nostra esperienza sul modo che noi abbiamo di percepire quello che ci sta intorno. Quando però si vuole attivare un sito destinato a non vedenti bisogna tener presente che abbiamo a che fare con un mondo che è molto diverso in cui il modo di percepire non è più di tipo prevalentemente visuale ma è di tipo prevalentemente tattile, quindi andiamo in un mondo di esperienze che sono molto diverse. Bisogna in un certo senso ricostruire un linguaggio, facendo riferimento ad analogie che siano rapportate a un'esperienza diversa. Di conseguenza è stato necessario creare tutta una nuova terminologia: questo ha richiesto un grosso sforzo da parte di chi ha creato il sito. Per esempio, il concetto di distanza si deve basare su qualcosa che fa parte dell'esperienza del non vedente; la soluzione che è stata trovata è stata quella di descrivere le distanze in termini di passi: se la distanza Terra-Luna è un passo, la distanza Terra-Sole corrisponde a circa 400 passi; la distanza tra il Sole e la stella più vicina sono circa 100 milioni di passi e così via. Dobbiamo tenter presente che le dimensioni e le distanze relative all'astronomia sono di un livello tale che non sono comunque rapportabili a un'esperienza diretta da parte di nessuno vedente o non vedente, per questo si fa ricorso a concetti di tipo diverso, come l'anno luce. In questo caso, si fa riferimento a qualcosa di molto più astratto che non quello percepibile o in modo visuale o in modo tattile a qualcosa che in qualche modo accomuna l'esperienza di tutti i vedenti e non vedenti.

Che riscontro avete avuto da questa iniziativa?

Il sito lestelle.net ha ricevuto tantissima attenzione e interesse sia dai mezzi di comunicazione sia dai destinatari - i non vedenti oppure familiari di non vedenti - a livello non solo nazionale. Il sito è stato tradotto in inglese e è stato visto, è stato apprezzato anche a livello internazionale. Per quanto riguarda, invece, le istituzioni o le associazioni del settore, i riscontri sono stati minimi per non dire praticamente nulli. In realtà, non c'è stata una specifica richiesta di contatti con le istituzioni. Un aspetto molto importante del sito è la ricerca di nuovi linguaggi, di nuove forme di comunicazione; esperienze che si sono poi riflesse positivamente nello sviluppo anche di nuove iniziative come il settimanale, il notiziario "Urania" e che appunto si può sentire oltre che vedere. Tra l'altro, vorrei ricordare che l'astronomia è stata tra i protagonisti dello sviluppo della rete informatica, perché tradizionalmente ha sempre messo a disposizione una risorsa di informazioni che l'utente singolarmente utilizza in modo rapportato alle sue proprie esigenze, ai suoi interessi e quindi qualche cosa che è un servizio reso individualmente alle persone.