Imparare con Internet in ospedale
Giovani esperti nel settore informatico
insegnano a "marinai" più attempati la navigazione su
Internet. De Masi: "Tra anziani e nuove tecnologie, l'unica
barriera è quella linguistica".
di Eleonora Giordani
http:www.mediamente.rai.it/…
Sono tantissimi in tutto il mondo i bambini costretti ogni anno
a lunghe degenze in ospedale. La redazione Internet di MediaMente ha
fatto un giro tra i siti italiani ed esteri dedicati a loro. Vediamo
ora una selezione di alcuni siti stranieri.
http://www.cyberhosto.org/
Cominciamo il nostro viaggio dalla Francia, dove sono
ospedalizzati circa 150 mila bambini l'anno. Il progetto Cyberhosto
opera in quattro citta' mettendo a disposizione dei piccoli degenti
dei computer multimediali. Durante il soggiorno ospedaliero si
possono cosi mantenere i contatti con la scuola, le famiglie e gli
amici.
http://www.cyberj.org/
Restiamo in Francia e spostiamoci nell'ospedale parigino della
Pitié-Salpêtrière dove troviamo Cyberjunior, una vera e propria
rete di solidarietà dei bambini. Il sito mette in contatto quelli
che stanno bene con i bambini costretti in ospedale. I piccoli
parlano tra di loro anche di temi riguardanti la malattia stessa. E
facciamo adesso un salto oltreoceano.
http://www.ed.gov/offices/OSERS/
Negli Stati Uniti non esiste una vera e propria campagna
nazionale per la scolarizzazione dei bambini ospedalizzati. Ma di
accesso all'istruzione per i disabili e "special education"
si occupa l'Osers, un dipartimento del ministero dell'Educazione.
http://www.aap.org/policy/re9956.html E sempre su questo tema, si
può leggere on line la posizione dell'accademia americana di
pediatria.
http://www.skillstutor.com/homehospital.html
Qualcosa di piu' concreto si trova a livello federale. E' il
caso dell'accordo siglato tra SkillsTutor, un editore multimediale
del Maryland, e l'Associazione nazionale per la "special
education". Grazie a questo sodalizio, alcuni distretti
scolastici possono ora accedere gratuitamente a una serie di
programmi didattici appositamente concepiti per gli studenti che la
malattia obbliga a rimanere in ospedale o anche a casa.
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