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Il fenomeno aste on line

di Paolo Barbesino e Carlo Massarini

Le aste non sono più soltanto quelle tradizionali con battitore e commessi che portano gli oggetti da mostrare alla platea, ma sono ormai uno degli strumenti di acquisto via Internet più diffusi. Le cifre legate alle "online auctions" sono considerevoli: basti pensare che nei soli Stati Uniti il giro d'affari complessivo del 2000 ha superato i 600 milioni di dollari.

Il modello di business delle società che operano online sostanzialmente replica quello del business offline tradizionale, basato, cioè, sulla richiesta di una percentuale del valore al quale un oggetto è stato aggiudicato. I leader sono "eBay" negli USA , "Qxl" e "iBazar"  in Europa e "Yahoo!". in Asia. Ma anche le "vecchie" case come "Christie's"  e "Sotheby's" sono oggi in Rete, anche se, per quanto "Sotheby's" abbia lanciato un servizio di asta online per beni di elevato valore unitario, il loro è, principalmente, un modo per integrare la vendita fisica.

Un'ulteriore modello è quello delle aste "reversed" (al contrario). I consumatori possono specificare i prezzi che sarebbero disposti a pagare per determinati prodotti/servizi e le aziende "rilanciano" per offrire la soluzione più conveniente. Su "Priceline.com", ad esempio, avviene per i biglietti aerei e le prenotazioni alberghiere. "Letsbuyit", invece, basa il suo modello di business sull'unione di un gruppo di consumatori che, "coalizzandosi" per l'acquisto di un determinato bene, riescono a strappare ai produttori dei sostanziosi sconti rispetto ai normali prezzi. Malgrado il successo iniziale, i corsi azionari di "Letsbuyit" hanno subito una netta flessione e, nonostante una recente iniezione di liquidità da parte di alcuni investitori, la società è stata costretta a chiudere i battenti in alcuni paesi, tra cui l'Italia.

L'approccio da asta è molto popolare oggi anche nei rapporti B2B. Le società hanno scoperto che le aste possono essere un modo utile per liberarsi degli eccessi di magazzino, dei surplus e del materiale obsoleto, oppure per acquistare a un prezzo conveniente. Una Borsa digitale mette di fronte acquirenti e venditori con prezzi da domanda e offerta, usando il medesimo approccio dei tipici exchange azionari, nei quali i broker trattano azioni, titoli, future e opzioni.

La "febbre da asta" ha contagiato, poi, anche il settore pubblico. il Governo italiano conta di risparmiare 5500 miliardi con l'estensione a Comuni, Province, Asl e Università del piano di razionalizzazione delle forniture di beni e servizi della pubblica amministrazione già avviato quest'anno per le amministrazione centrali. Un'estensione che è prevista dalla Finanziaria 2001 e che resta imperniata sulle aste online e sul ricorso all'e-procurement, ossia all'approvvigionamento di beni e servizi via Internet. L'operazione, oltre a garantire risparmi e a ridurre gli ingenti sprechi accumulati sul versante delle forniture (la spesa del 2000 ha superato i 100mila miliardi), dovrebbe anche assicurare maggiore trasparenza alle procedure per gli approvvigionamenti.

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