Roma, 26 Giugno 2001
Ore 11:30
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Vittoria dei freelance per i diritti sulle pubblicazioni online

La Corte suprema degli Stati Uniti ha sentenziato che gli editori che riproducono e distribuiscono in archivi online o cd i testi di giornalisti freelance senza la loro espressa autorizzazione ne violano i diritti d’autore. La legge federale sul copyright prevede, infatti, che quotidiani e riviste possano ripubblicare gli articoli senza dovere ulteriori diritti solo se solo si tratta di una “revisione” della pubblicazione originale. Gli editori sostenevano che la versione elettronica costituisse una revisione rispetto a quella cartacea ma la corte ha respinto questa argomentazione. Il verdetto segna una dura sconfitta per le testate New York Times, Tribune, Time magazine, LexisNexis e ProQuest contro le quali un gruppo di sei giornalisti indipendenti, guidati da Jonathan Tasini, presidente del Sindacato nazionale scrittori, aveva fatto causa nel 1993. Tasini, dichiarando la propria soddisfazione per il pronunciamento dei giudici, ha espresso la speranza che si possa arrivare a un’intesa tra editori e autori: secondo una stima del Sindacato, per effetto di questa sentenza, i primi sono, infatti, in debito coi freelance per miliardi di dollari. (gar)