Roma, 23 Maggio 2001
Ore 10:49 |
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Usa: sara' piu' severa la legge sulla pedofilia online |
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La Corte suprema degli Stati Uniti ha dichiarato ieri che accoglierà l’appello del Dipartimento di Giustizia, che chiede al governo federale di rafforzare la legge del 1998 nata allo scopo di proteggere i minori dalla pornografia su Internet. La legge per la protezione dei bambini online ("Child Online Protection Act"), varata dal Congresso e firmata dal Presidente Clinton nel 1998, richiedeva ai siti commerciali attivi sul web di usare sistemi elettronici per stabilire l’età degli utenti, prima di permettere loro di accedere a materiale reputato inadatto ai minori. In un primo tempo coloro che non rispettavano la legge, rischiavano una condanna fino a 6 mesi di prigione e una multa di 50mila dollari. Questo provvedimento, che non è mai stato reso più severo, è stato da subito osteggiato dall’Unione americana per le libertà civili ("American Civil Liberties Union", "Aclu") e da una serie di gruppi e società, che si appellano al primo emendamento della Costituzione americana. Un giudice federale emise un’ingiunzione preliminare, sostenendo che la legge violava il diritto alla libertà di parola, visto che gli operatori non avevano un modo certo per riconoscere i minori. A sua volta, la Corte d’appello confermò l’ingiunzione, affermando che – per ottemperare alla legge – gli operatori avrebbero dovuto censurare severamente i loro siti o adottare sistemi per verificare le notizie ricevute; inoltre il rischio era di dover considerare "inadatto" tutto quello che veniva cosi' reputato dalle comunità più puritane in ogni Stato. Adesso, la Corte Suprema degli Usa si è detta disposta a riconsiderare le motivazioni che hanno portato a tali ingiunzioni. La decisione verrà presa nel prossimo ottobre. (Wam) |