Roma, 21 Maggio 2001
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Esplode la rabbia degli utenti Edi&Sons

MILANO - “Connessione dial-up Isdn e Pstn Full time 365 giorni 24 ore su 24 al prezzo di 49 mila lire al mese, comprensivo di costo telefonico con il sistema del numero verde nazionale, da tutta Italia, da tutti i telefoni, indipendentemente dalla collocazione geografica del chiamante, dal tipo della propria linea e dal proprio contratto di fonia”. Con questo messaggio faceva il suo sbarco pochi mesi fa sul mercato delle flat-rate Edi&Sons: grazie a una politica di prezzi decisamente competitiva l’azienda umbra era riuscita a fare subito breccia nel cuore degli Internauti più assidui e battere la concorrenza di molti competitor presenti da tempo sul mercato. Così in pochi mesi furono sottoscritte decine di migliaia di abbonamenti che prevedevano però il pagamento di un sostanzioso anticipo da 600 mila lire. Ma non è tutto oro ciò che luccica e ben presto sono cominciati i problemi: linee spesso occupate, minacce di esclusione per alcuni utenti accusati di connessioni troppo lunghe, improvvise interruzioni dell’accesso ai servizi per problemi con Telecom che fornisce le linee, fino al messaggio di pochi giorni fa. Tra lunedì e martedì gli utenti si sono visti recapitare dall’azienda questa e-mail: “La EDI&SONs S.p.A. comunica che per motivi esterni alla propria volontà si trova in difficoltà ad erogare il servizio di collegamento su numero verde. L'azienda ai vari livelli sta tentando di risolvere la situazione verificatasi. Scusandoci per l'accaduto quanto prima forniremo informazioni in merito”. La situazione ha creato non poco malumore tra gli utenti di Edi&Sons, i quali hanno dovuto pagare 600 mila lire in un’unica soluzione per l’abbonamento annuale e ora si sentono traditi. Molti di loro hanno però deciso di non restare con le mani in mano e si sono organizzati per far sentire la loro voce. Il coordinamento degli utenti insoddisfatti è a cura di www.vittime-edisons.it, sito in cui vengono ripercorse le tappe dei disagi dell’azienda e si raccolgono adesioni per un’azione legale. Punta sull’ironia, invece, www.edibluff.it, che riprende la grafica originale del sito aziendale, mettendo in evidenza però tutti i disservizi e i problemi riscontrati dagli utenti. Un altro punto d’incontro è il canale irc #vittime-edisons che è frequentato da un gran numero di utenti. Infine informazioni e proteste si possono trovare anche sui newsgroup it.tlc.provider e it.tlc.provider.disservizi. Tante voci, insomma, con un unico obiettivo: fare pressione sull’azienda per ottenere la riattivazione dei servizi o quanto meno capirne di più su quanto sta succedendo. (MGG)