Roma, 21 Maggio 2001
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La fibra ottica è il futuro delle Tlc

Le cose si muovono velocemente sulla rete, ma la rete è in grado di reggere questo carico di lavoro? Sulla base di questa domanda Enrico Deluchi, Operations Director South Europe di Cisco ha analizzato quale è il futuro della tradizionale tecnologia in rame. “Il buon vecchio doppino telefonico permette ancora di operare con soluzioni come la connettività Pstn, l’Isdn o le varie versioni di Dsl. L’offerta delle società di telecomunicazione tradizionali, Telecom in testa, di fornire una versione della Dsl, la Adsl, agli utenti anche domestici è però da valutare: Adsl è per sua natura asimmetrica e le velocità di trasmissione in ingresso ed in uscita sono diverse. Il punto però è: quanto possiamo ancora affidarci al vecchio cavo di rame che è stato cablato magari 30 anni fa?” ha affermato Deluchi. Le alternative individuate da Cisco Systems si basano su due possibilità: tecnologia “mobile” (prevalentemente via Umts, quando questo sarà disponibile) e Wireless usando reti punto a punto o multipunto tra edifici per migliorare la velocità delle attuali linee: ma queste soluzioni non sono in grado di competere con la fibra. “La nostra idea è quella di utilizzare una tecnologia matura come quella Ethernet su un mezzo trasmissivo potente e duttile come la fibra che può essere facilmente e con poco disturbo portata nelle case e negli uffici di tutti. I lavori di interramento della fibra ottica, nonostante molti di noi siano stanchi degli scavi in giro per le città, sono poco intrusivi. Ma cosa fare della fibra? Cisco Systems, sfruttando l’idea di unire Ethernet e fibra ottica, punta a rendere tutto “Internet enabled”: “I dispositivi Ethernet costano meno di un dollaro, ed io posso metterli ovunque, dal Gameboy al computer. In California ci sono apparecchi radio che permettono di ricevere le oltre 5000 stazioni che trasmettono su Internet. Per non parlare di telefonia, perché il telefono IP è già una realtà, o di televisione: Microsoft, per esempio, sta investendo moltissimo negli Usa per parlare della sua WebTV che trasmette via Internet. E anche la PlayStation 2 ha un attacco Ethernet. Perché questi dispositivi siano convenienti ci vuole però una connessione Always On, sempre attiva, che non faccia salire alle stelle la bolletta telefonica, e una trasmissione basata su fibra ottica per garantire alte velocità.”Un ultimo accenno per decretare la morte delle tecnologie Dsl: “La Dsl è una parentesi, non il futuro: è servita ad imparare ma non è sicuramente un investimento strategico. Ricordiamoci che nel mondo di Internet avere una larga banda è un must, più larga è meglio ci si trova”.L’attenzione che Cisco Systems, società che in molti ormai definiscono “la regina di Internet”, mostra nei confronti della fibra ottica è quindi una realtà: sarà questo il modo in cui la società americana si prepara a dettar legge anche nell’Internet di larga banda. Paolo Campoli, manager del Solution Marketing di Cisco Systems Italy, spiega così le ragioni dell’interesse e della spinta della “regina di Internet” verso la banda larga e la fibra ottica: “La nostra attenzione verso la fibra ottica nasce anche dall’acquisizione, completata lo scorso anno, della divisione di Pirelli che si occupava di fotonica. Pirelli Fotonica, che produce dispositivi per la connettività con la fibra ottica, è ora una delle Business Unit di Cisco, parte integrante dell’azienda”. Cisco ha individuato 4 segmenti di applicazione per le tecnologie che portano Internet nell’era dell’alta velocità: palazzi residenziali, palazzi di uffici, hotel e università. La situazione europea pare essere la più interessante per la cablatura in fibra ottica: la percentuale di popolazione del Vecchio continente che vive in condominio è pari al 45% del totale e gli edifici con almeno una decina di appartamenti sarebbero oltre i 55 milioni. “Il dato è generale, anche se la situazione - spiega Campoli - varia da paese a paese: in Inghilterra, per esempio, la maggior parte della popolazione vive in villette singole mentre in Germania, Italia e Spagna il dato è ribaltato. In questi paesi fornire connettività in fibra ottica è estremamente interessante e poco costoso per l’utenza finale” Per Cisco Systems l’Italia è un caso di successo: “MetroWeb sta cablando la città rivolgendosi proprio all’utenza che abita nelle aree più densamente popolate”. Ma quali sono i vantaggi della fibra: perché l’utente dovrebbe preferirla ad altre soluzioni, come la possibilità di mantenere separati gli strumenti di telefonia e audio/video. “La possibilità di ricevere un’unica bolletta per tutti i servizi, evitando di dover maneggiare le bollette dei vari Telecom e Infostrada per la telefonia e Tele+ per la TV a pagamento, è un vantaggio enorme. Ed i servizi che si possono trasmettere con l’alta velocità che la fibra ottica garantisce sono i più diversi: dal gioco alla navigazione Internet, dalla telefonia alla TV digitale”. Grande rilievo è stato dato alla diversità tra gli attuali progetti di cablatura e quelli portati avanti anni fa dall’allora SIP con il Progetto Socrate, uno dei più colossali fallimenti dell’ex monopolista delle telecomunicazioni italiane. “In Italia è ancora fresco il ricordo del completo fallimento del progetto Socrate: l’idea di puntare a cablare 40/45 città e connettere 10 milioni di utenti è stato un fallimento perché non era ancora matura la competenza tecnologica e perché portare quel particolare tipo di cavo nelle case degli italiani, visto che nel nostro paese oltre il 40% degli edifici è stato costruito prima degli anni 70, risultava costoso per le ristrutturazioni che imponeva. Ora non è così: con la fibra ottica non ci sono quei livelli di costo né per il cosiddetto sbraccio, il tratto di fibra che porta all’edificio, né per la cablatura verticale che raggiunge gli appartamenti”. Le cose si muovono velocemente sulla rete, ma la rete è in grado di reggere questo carico di lavoro? Sulla base di questa domanda Enrico Deluchi, Operations Director South Europe di Cisco ha analizzato quale è il futuro della tradizionale tecnologia in rame. “Il buon vecchio doppino telefonico permette ancora di operare con soluzioni come la connettività Pstn, l’Isdn o le varie versioni di Dsl. L’offerta delle società di telecomunicazione tradizionali, Telecom in testa, di fornire una versione della Dsl, la Adsl, agli utenti anche domestici è però da valutare: Adsl è per sua natura asimmetrica e le velocità di trasmissione in ingresso ed in uscita sono diverse. Il punto però è: quanto possiamo ancora affidarci al vecchio cavo di rame che è stato cablato magari 30 anni fa?” ha affermato Deluchi. Le alternative individuate da Cisco Systems si basano su due possibilità: tecnologia “mobile” (prevalentemente via Umts, quando questo sarà disponibile) e Wireless usando reti punto a punto o multipunto tra edifici per migliorare la velocità delle attuali linee: ma queste soluzioni non sono in grado di competere con la fibra. “La nostra idea è quella di utilizzare una tecnologia matura come quella Ethernet su un mezzo trasmissivo potente e duttile come la fibra che può essere facilmente e con poco disturbo portata nelle case e negli uffici di tutti. I lavori di interramento della fibra ottica, nonostante molti di noi siano stanchi degli scavi in giro per le città, sono poco intrusivi. Prendiamo l’esempio di Milano: MetroWeb sta cablando la città rapidamente sfruttando la fibra ottica, un materiale che non risente di disturbi a differenza di altri, e che, pur essendo fondamentalmente vetro, è flessibile e può essere facilmente installata. Ma il vero vantaggio della fibra è dato dalla sua capacità di trasmissione e dalla sua velocità, potenzialmente infinita” ha precisato Deluchi, che ha anche voluto fare un paragone con altre tecnologie: “Prendiamo l’Adsl: nel caso migliore ci dà 640 Kbit al secondo di potenza in download. Per vedere un film in qualità Dvd, però, ci vogliono 4 MegaBit al secondo. E i costi? 83.000 lire al mese come migliore offerta. Ma già oggi la fibra è più conveniente e lo sarà ancora di più nel prossimo futuro”. Ma cosa fare della fibra? Cisco Systems, sfruttando l’idea di unire Ethernet e fibra ottica, punta a rendere tutto “Internet enabled”: “I dispositivi Ethernet costano meno di un dollaro, ed io posso metterli ovunque, dal Gameboy al computer. In California ci sono apparecchi radio che permettono di ricevere le oltre 5000 stazioni che trasmettono su Internet. Per non parlare di telefonia, perché il telefono IP è già una realtà, o di televisione: Microsoft, per esempio, sta investendo moltissimo negli Usa per parlare della sua WebTV che trasmette via Internet. E anche la PlayStation 2 ha un attacco Ethernet. Perché questi dispositivi siano convenienti ci vuole però una connessione Always On, sempre attiva, che non faccia salire alle stelle la bolletta telefonica, e una trasmissione basata su fibra ottica per garantire alte velocità.”Un ultimo accenno per decretare la morte delle tecnologie Dsl: “La Dsl è una parentesi, non il futuro: è servita ad imparare ma non è sicuramente un investimento strategico. Ricordiamoci che nel mondo di Internet avere una larga banda è un must, più larga è meglio ci si trova”.L’attenzione che Cisco Systems, società che in molti ormai definiscono “la regina di Internet”, mostra nei confronti della fibra ottica è quindi una realtà: sarà questo il modo in cui la società americana si prepara a dettar legge anche nell’Internet di larga banda. Paolo Campoli, manager del Solution Marketing di Cisco Systems Italy, spiega così le ragioni dell’interesse e della spinta della “regina di Internet” verso la banda larga e la fibra ottica: “La nostra attenzione verso la fibra ottica nasce anche dall’acquisizione, completata lo scorso anno, della divisione di Pirelli che si occupava di fotonica. Pirelli Fotonica, che produce dispositivi per la connettività con la fibra ottica, è ora una delle Business Unit di Cisco, parte integrante dell’azienda”. Cisco ha individuato 4 segmenti di applicazione per le tecnologie che portano Internet nell’era dell’alta velocità: palazzi residenziali, palazzi di uffici, hotel e università. La situazione europea pare essere la più interessante per la cablatura in fibra ottica: la percentuale di popolazione del Vecchio continente che vive in condominio è pari al 45% del totale e gli edifici con almeno una decina di appartamenti sarebbero oltre i 55 milioni. “Il dato è generale, anche se la situazione - spiega Campoli - varia da paese a paese: in Inghilterra, per esempio, la maggior parte della popolazione vive in villette singole mentre in Germania, Italia e Spagna il dato è ribaltato. In questi paesi fornire connettività in fibra ottica è estremamente interessante e poco costoso per l’utenza finale” Per Cisco Systems l’Italia è un caso di successo: “MetroWeb sta cablando la città rivolgendosi proprio all’utenza che abita nelle aree più densamente popolate”. Ma quali sono i vantaggi della fibra: perché l’utente dovrebbe preferirla ad altre soluzioni, come la possibilità di mantenere separati gli strumenti di telefonia e audio/video. “La possibilità di ricevere un’unica bolletta per tutti i servizi, evitando di dover maneggiare le bollette dei vari Telecom e Infostrada per la telefonia e Tele+ per la TV a pagamento, è un vantaggio enorme. Ed i servizi che si possono trasmettere con l’alta velocità che la fibra ottica garantisce sono i più diversi: dal gioco alla navigazione Internet, dalla telefonia alla TV digitale”. Grande rilievo è stato dato alla diversità tra gli attuali progetti di cablatura e quelli portati avanti anni fa dall’allora SIP con il Progetto Socrate, uno dei più colossali fallimenti dell’ex monopolista delle telecomunicazioni italiane. “In Italia è ancora fresco il ricordo del completo fallimento del progetto Socrate: l’idea di puntare a cablare 40/45 città e connettere 10 milioni di utenti è stato un fallimento perché non era ancora matura la competenza tecnologica e perché portare quel particolare tipo di cavo nelle case degli italiani, visto che nel nostro paese oltre il 40% degli edifici è stato costruito prima degli anni 70, risultava costoso per le ristrutturazioni che imponeva. Ora non è così: con la fibra ottica non ci sono quei livelli di costo né per il cosiddetto sbraccio, il tratto di fibra che porta all’edificio, né per la cablatura verticale che raggiunge gli appartamenti”. (MGG)