Roma, 10 Maggio 2001
Ore 13:15
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Il più grave buco cyber al Pentagono

Un gruppo di crackers probabilmente russi per tre anni ha sottratto migliaia di file dai computer del Pentagono e di altre agenzie governative. È quanto scrive James Adams in un articolo apparso sul magazine del ministero degli Affari esteri. Il successo di questa "impresa" sarebbe dovuto secondo Adams a tecniche sofisticate e "al più grave e continuo attacco informatico mai portato contro gli Stati Uniti". Secondo quanto riportato, gli investigatori americani non sanno ancora "chi si celi davvero dietro gli attacchi, quale informazione sia stata sottratta e perché, né a quale livello sia avvenuta la penetrazione nel settore privato e pubblico e cos'altro sia stato lasciato alle loro spalle dai crackers che possa danneggiare reti vulnerabili". Nell'articolo si racconta che le prime aggressioni registrate risalgono al marzo del 1998 e per lungo tempo sono state oggetto di un’inchiesta nota come "Moonlight Maze". Un’inchiesta conclusa con l'invio di una nota di protesta al Cremlino dopo l'individuazione da parte dei tecnici del Pentagono di sette indirizzi russi attribuiti ad altrettanti autori delle incursioni. (Mgg)