Roma, 11 Aprile 2001
Ore 12:13
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La Santa Alleanza dell'IT

Microsoft, Cisco System, Intel, EMC2 e Unisys hanno stretto un patto di ferro: le cinque società hanno dato vita ad un’iniziativa per fornire soluzioni “Chiavi in Mano” per le grandi aziende. Ognuno dei partner fornirà competenza e prodotti in aree differenti per garantire soluzioni precostituite dedicate al mercato dell’IT. Per questo le aziende hanno investito un totale di 25 milioni di dollari e dedicato 250 persone ad un “Virtual Global Team” in tutto il mondo. “Ci sarà un gruppo di lavoro congiunto in Europa” ha spiegato Mauro Meanti , amministratore delegato di Microsoft Italia, “dove il cliente sarà invitato per poter vedere le soluzioni proposte nei vari settori, e dove si discuterà della possibile personalizzazione dei prodotti”. Ma in cosa consiste questa Santa Allenza che si ritrova in un sito Web con un indirizzo a dir poco altisonante: http://www.it-industryleaders.com? La descrive Mario Guarrone, Business Developer Manager Intel Italia: "Abbiamo interazioni su tre livelli: laboratori di Ricerca e Sviluppo WorldWide, iniziative geografiche tra cui i 3 cosiddetti Competence Center aperti in Europa ed il cui ruolo è di permetterci di lavorare con i partner, e politiche di cooperazione locale focalizzate al mercato nazionale". Soluzioni cui ognuna delle aziende fornirà qualcosa: Microsoft i sistemi operativi, Intel i processori e le macchine, puntando a diffondere il nuovo “Itanium” a 64 bit. Cisco si occuperà chiaramente delle infrastrutture di rete, mentre EMC2 fornirà i sistemi di storage e di memorizzazione dati. Unisys si dedicherà invece alla fusione delle diverse competenze e prodotti. L’obiettivo? Attaccare il predominio di Sun e IBM nelle soluzioni di alto livello come per le aziende di media grandezza. Rimane il problema, però, legato al fatto che due tra i più grossi soggetti coinvolti, Intel e Cisco, da tempo lavorano con concorrenti di Microsoft (rispettivamente Linux e Sun/IBM). Come si possono compensare queste discrepanze? Con il fatto che si tratta di una partnership, e non di un’alleanza a 360 gradi. È Claudio Mastore, Direttore Generale di Unisys Italia a spiegarlo “La nostra unione fa anche la nostra forza, ma se certi clienti chiederanno qualcosa di particolare non necessariamente basato sulle soluzioni offerte da uno dei partner, non forzeremo certo la mano e rispetteremo la loro richiesta”. Insomma, tutti per uno ma, soprattutto, ognuno per sé. (mgg)