Roma, 5 Aprile 2001
Ore 16:15
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Al via il braccialetto elettronico

Sono pronti e attendono i detenuti agli arresti domiciliari che accetteranno di sperimentarli. Sono i 350 braccialetti elettronici (che bisognerà ribattezzare visto che saranno applicati alla caviglia) che il ministero dell'Interno mette a disposizione delle Procure di 5 citta italiane: da subito Roma, Milano, Napoli e Catania e tra 15 giorni anche Torino. ''La sperimentazione di questo strumento, che non e' la panacea per tutti i mali della criminalità - ha spiegato il ministro Enzo Bianco, presentando nella sala operativa della Questura di Roma il prototipo - prevede 75 braccialetti per ogni provincia più altri 50 a disposizione. Il controllo dell'apparato di sicurezza che accompagna l'applicazione del braccialetto, che si va ad aggiungere alle altre nuove tecnologie a disposizione delle forze dell'ordine, sarà assegnato in ogni città nella misura di 34 alla Polizia di Stato, 34 ai carabinieri e 7 alla Guardia di Finanza''. Il braccialetto, in materiale anallergico e con un sensore a fibre ottiche, pesa pochi grammi ed è collegato ad un ricevitore che sarà ospitato nell'abitazione del detenuto agli arresti domiciliari. In caso di manomissione o di allontanamento del detenuto dal raggio di azione stabilito il ricevitore invia un segnale alla centrale operativa collegata e scatta l'allarme. (Ansa)