Roma, 23 Marzo 2001
Ore 18:45 |
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La sicurezza come vantaggio competitivo |
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“Per proteggere le reti aziendali il problema non è scegliere i prodotti – ce ne sono tanti, alcuni migliori altri peggiori – ma capire quale modello di sicurezza si adatta meglio al modello di business di un’impresa”. A sottolineare la necessità di collegare la gestione della sicurezza all’intero processo produttivo è Francesco Baldi, a capo del team di sviluppo di soluzioni per la sicurezza di Blixer, un operatore di telecomunicazioni che fornisce connettività esclusivamente alle aziende. “Bisogna cominciare a concepire la sicurezza come un centro di profitto” – afferma – “perché da essa l’azienda può ricavare un vantaggio competitivo”. Baldi ha spiegato che non esiste un modello predefinito ma che, per schematizzare, se ne possono indicare almeno tre. Il modello “statico”, il più frequente, si limita a difendere il proprio patrimonio informativo mediante firewall e antivirus; quello “dinamico”, invece, individua le criticità e le vulnerabilità e stabilisce un centro per il monitoraggio della sicurezza; quello “proattivo”, basato su approfondite rilevazioni e analisi delle minacce, punta ad acquisire e mantenere un vantaggio competitivo e ad aggiungere funzionalità. (gar) |