Roma, 21 Marzo 2001
Ore 13:10 |
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Verso i distretti digitali |
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L’economia dei distretti è compatibile con quella di rete? A che punto è la digitalizzazione dei distretti? L’argomento è stato al centro del convegno inaugurale di Smau dove è stato presentato il Rapporto della Federcomin, la Federazione delle imprese delle comunicazioni e dell’informatica, sui distretti produttivi digitali. Dal rapporto emerge che, effettivamente, c’è qualche ostacolo allo sviluppo dell’innovazione digitale soprattutto a causa della volontà, da parte delle piccole imprese che costituiscono i distretti, di mantenere la propria autonomia aziendale e dal timore di condividere informazioni con i concorrenti. Tuttavia, il professor De Rita, tra i relatori della conferenza, assicura che la realtà vitale dei distretti riuscirà a far fronte ai cambiamenti in corso. Gli investimenti per lo sviluppo tecnologico, infatti, sono forti: quasi il 9 per cento del fatturato annuo, una quota assai superiore al’1 per cento del Pil investito a livello nazionale. I soggetti più attivi nella formazione dei distretti digitali sono le associazioni imprenditoriali, gli operatori di telecomunicazioni e le Camere di commercio mentre i soggetti pubblici, quali amministrazioni locali e università, risultano molto meno coinvolti. La ricerca rivela che l’evoluzione è iniziata senza una strategia territoriale definita: nel 48 per cento dei casi, infatti, la pianificazione o non è stata elaborata o è a livello embrionale. Tra gli obiettivi identificati come prioritari figurano il miglioramento delle comunicazioni verso l’esterno e lo sviluppo del commercio elettronico business-to-business. Quasi il 40 per cento delle imprese dei distretti ha attivato un proprio sito aziendale e altrettante stanno per farlo. Il 28 per cento ha già predisposto un portale per l’e-business e il 32 per cento lo sta progettando. (gar) |