Roma, 16 Marzo 2000
Ore 12:15
stampa
chiudi

.

. l'inserimento di questi dati e' a discrezione dei comuni, ma se il voto a distanza prendesse piede questo elemento sarebbe essenziale. ''Ci vuole un'identificazione assoluta dell'elettore. Questa votazione, che comunque non sarebbe via Internet, ma attraverso una Rete chiusa modello Intranet, e che avverebbe in postazioni pubbliche e non da casa, potra' essere utile soprattutto per i portatori di handicap''. Sara' utile comunque anche per votare in posti diversi dagli abituali seggi. Per quanto riguarda i costi, secondo il ministero degli Interni, basterebbe fare un riferimento alle spese sostenute per le elezioni in circa dieci anni. Ogni consultazione infatti, sottolineano, costa circa 720 miliardi compreso tutto, anche il pagamento degli scrutatori. ''Tecnicamente - ha detto Bruschi - dall'autunno saremo pronti. Ribadiamo solo che non si tratta di un voto tramite Internet o da casa, ma che avverra' solo in postazioni pubbliche''. L'avvio del progetto e' costato circa 7 miliardi, per il 50 per cento cofinanziati dall'Unione Europea. (.)