Roma, 16 Marzo 2001
Ore 12:15
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Voto elettronico possibile in autunno

Potrebbe essere la consultazione referendaria il primo banco di prova per il voto elettronico. Il ministero degli Interni infatti - secondo quanto ha spiegato il direttore dei sistemi informativi Maurizio Bruschi - si sta attrezzando per la sperimentazione del voto a distanza e le ''postazioni'' per la consultazione in rete potrebbero essere pronte gia' ''in autunno inoltrato o all'inizio dell'anno prossimo''. ''Se il referendum sul federalismo dovesse andare in porto e il periodo della consultazione fosse fissato in autunno inoltrato - ha detto Bruschi - saremmo pronti. La sperimentazione dovrebbe partire in una delle citta' che hanno gia' avviato la distribuzione della carta d'identita' elettronica, probabilmente Cremona, Avellino o Campobasso''. La carta d'identita' elettronica infatti e' un elemento fondamentale per la consultazione a distanza sia per motivi di sicurezza, sia per evitare fenomeni di 'vendita del voto'. Per il voto elettronico la carta d'identita' dovra' contenere anche le impronte digitali. Per ora l'inserimento di questi dati e' a discrezione dei comuni, ma se il voto a distanza prendesse piede questo elemento sarebbe essenziale. ''Ci vuole un'identificazione assoluta dell'elettore. Questa votazione, che comunque non sarebbe via Internet, ma attraverso una Rete chiusa modello Intranet, e che avverebbe in postazioni pubbliche e non da casa, potra' essere utile soprattutto per i portatori di handicap''. Sara' utile comunque anche per votare in posti diversi dagli abituali seggi. Per quanto riguarda i costi, secondo il ministero degli Interni, basterebbe fare un riferimento alle spese sostenute per le elezioni in circa dieci anni. Ogni consultazione infatti, sottolineano, costa circa 720 miliardi compreso tutto, anche il pagamento degli scrutatori. ''Tecnicamente - ha detto Bruschi - dall'autunno saremo pronti. Ribadiamo solo che non si tratta di un voto tramite Internet o da casa, ma che avverra' solo in postazioni pubbliche''. L'avvio del progetto e' costato circa 7 miliardi, per il 50 per cento cofinanziati dall'Unione Europea. (Ansa)