Roma, 12 Febbraio 2001
Ore 17:50
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Processo per sabotaggio della Rete

Un giovane inglese – accusato di aver sabotato la Rete negli Emirati Arabi Uniti – all’apertura del suo processo ha rivendicato la propria innocenza, sostenendo di non essersi reso conto che quello che stava facendo era illegale. Ma in realtà Lee Ashurst, un ingegnere di 21 anni, avrebbe in un primo momento ammesso di essere entrato in maniera fraudolenta nella Rete Internet gestita dalla compagnia nazionale di telecomunicazioni, la Etisalat. Secondo la compagnia telefonica, infatti, il giovane sarebbe all’origine dei problemi che hanno colpito la sua Rete nel giugno 2000. Il processo è stato aggiornato all’11 marzo: se verrà riconosciuto colpevole, Ashurst rischia il carcere fino a 6 mesi, oppure una multa fino a 2725 dollari. (Wam)