Sono ormai oltre
700 i tavoli verdi virtuali offerti dalla Rete per soddisfare la
febbre da gioco nell'era della globalizzazione. Il boom è
dimostrato dalla crescita del volume d'affari previsto nel giro
di appena un anno: dieci miliardi di dollari stimati per il 2002
(contro gli attuali 1,2 miliardi) e utili pari a tre miliardi di
valuta americana. Il tutto con grandi vantaggi per l'utenza che
può sottrarsi a problemi di ordine morale, di anonimato e
soprattutto di tempo (il servizio è aperto 24 ore su 24) e di
spazio (dall'ufficio alle pareti domestiche): basta un computer,
un abbonamento ad Internet e una carta di credito. L'allarme
gioco d'azzardo on line è stato lanciato dalla Confesercenti
nel corso della presentazione del libro di Pierpaolo Romani,
"Le case da gioco". E se Internet è una delle cause
dello svuotamento dei tavoli verdi vecchio stile, calcolando
che, come ha riferito l'autore, in America si è passati da 6,9
milioni di giocatori del '97 ai 14,5 del '98, è anche la porta
per nuovi spazi criminali. Si passa dal rischio cyberpayment,
ovvero nuove modalità di riciclaggio, all'uso incontrollato e
inopportuno che può esserne fatto nei luoghi di lavoro e da
parte di minori, la possibilità di frode per i giocatori che
non ricevono le somme vinte oppure vengono derubati di cospicue
somme di denaro mediante un utilizzo illegale dello loro carte
di credito. (Ansa) |