L'offerta di
accomodamento proposta da Microsoft,
pur includendo l'impegno della compagnia a modificare la propria
condotta commerciale, risulterebbe ancora inaccettabile, secondo
fonti vicine al caso. Né esponenti dell'azienda né
rappresentanti dell'accusa hanno rilasciato commenti ma la
diffusione di queste voci ha già provocato un ribasso delle
azioni della società dopo i guadagni della scorsa settimana
quando il raggiungimento di un accordo sembrava ormai prossimo.
Secondo indiscrezioni la proposta avanzata da Microsoft, in
quattordici punti, conterrebbe la promessa a rivelare i codici
sorgenti di Windows e a rimuovere il programma di navigazione
Internet da alcune versioni del sistema operativo. Non è chiaro
se tali condizioni si applicherebbero unicamente alle edizioni
di Windows attualmente in commercio o anche a quelle future.
Secondo molti osservatori ci sarebbero anche altre perplessità:
i responsabili delle agenzie nazionali competenti in materia di
monopolio - il presidente della Federal
trade commission Robert Pitofsky e il capo dell'antitrust
del Dipartimento
di giustizia Joel Klein - hanno più volte dichiarato,
infatti, che preferirebbero una pronuncia della corte alla via
dell'accomodamento.(Reuters) |