Governare
l'anarchia della rete. Questo il monito del governo cinese che,
dopo aver istituito uno speciale corpo di polizia per
sorvegliare Internet, ha appena annunciato delle leggi per il
controllo del commercio on line. Il popolo della rete in Cina
infatti è raddoppiato passando da 4 a quasi 9 milioni e il
governo teme pirataggi e esportazioni illegali. Le leggi
vieteranno le vendite di prodotti audiovisivi importati tramite
Web, come misura di sicurezza anti contrabbando e frode
elettronica. Le aziende, ha stabilito il ministero della
Cultura, dovranno ottenere una licenza entro il primo maggio.
Proibito anche scaricarsi le dolci note tramite la tecnologia
MP3. (Ap) |
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