La pirateria
informatica, sebbene leggermente in calo nel '99 rispetto
all'anno precedente, č costata all'Europa circa 7 mila miliardi
di lire. Lo rivela uno studio effettuato dall'istituto di
ricerca americano International
planning research corporation (Ipr) per conto della Business
Software Alliance (Bsa), l'associazione di
imprenditori contro la pirateria. Grecia, Italia e Francia
risultano i paesi pių colpiti con un tasso di pirateria
rispettivamente del 71, del 44 e del 39 per cento. Per tasso di
pirateria si intende la percentuale di software pirata venduto
rispetto alle vendite complessive di programmi informatici. In
Germania, invece, il tasso di pirateria č del 27 per cento
mentre in Gran Bretagna del 26 per cento. Lo studio ha preso in
considerazione 82 paesi del mondo suddivisi in sei aree
geografiche: nella classifica per regioni l'Europa dell'Est
risulta quella con la pių alta percentuale di software pirata
(70 per cento), seguita dall'Africa e dal Vicino oriente (60 per
cento), dall'America Latina (58 per cento), dall'Asia del
Pacifico (47 per cento) e dal Nord America (25 per cento).
Russia, Indonesia, Cina e Vietnam sono i paesi in cui l'indice
supera l'80 per cento. Secondo la Bsa, che rappresenta
produttori quali Microsoft, Novell, Lotus e Ibm, le perdite
economiche causate dalle copie illegali dei programmi hanno
raggiunto, in tutto il mondo, la cifra di 12 miliardi di dollari
(24 mila miliardi di lire). (Reuters) |