In conferenza stampa i membri del Bush's Information Technology
Advisory Council, la delegazione dei leader di industrie hi-tech
sostenitrice della candidatura di George Bush, hanno attaccato oggi la
proposta del Senatore John McCain sulle detrazioni dei costi
pubblicitari delle imprese. La proposta prevede che l'80 per cento dei
costi pubblicitari sia detratto al termine dell'anno, mentre il restante
20 per cento nei successivi 4 anni. Un'idea da scartare secondo i membri
della delegazione guidata dal presidente della Dell,
Michael Dell, dannosa in particolare per il commercio elettronico
perché la pubblicità per molti siti commerciali che nascono e vivono
sulla rete rappresenta una vera e propria vetrina dei negozi online.
Dura la replica di McCain. "Bush ancora una volta si schiera dalla
Parte delle lobby e degli interessi economici, invece di preoccuparsi
del bisogno di sgravi fiscali per i lavoratori". MacCain ha
criticato Bush per non aver approvato il divieto permanente delle tasse
sull'accesso alla rete. Nonostante la sua popolarità presso le società
informatiche Bush infatti è l'unico candidato Repubblicano alla
presidenza a non aver approvato una estensione definitiva della
moratoria sulle tasse internet.
La delegazione, discesa nel New Hampshire per tenere comizi a
sostegno della candidatura di Bush e per parlare di nuove tecnologie con
la gente ha affrontato nelle università e presso le società
informatiche i temi scottanti della tassazione su Internet e della
privacy. E la scelta del New Hampshire, come conferma uno studio della American
Electronics Association, non è stata certo casuale: non soltanto le
elezioni per il candidato alle presidenziali si svolgeranno la prossima
settimana ma si tratta dello stato con il più alto numero di impiegati
nel settore tecnologico, seguito da Massachusetts, Colorado e
California. (newsbytes)
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