Quando ottenne il primo prestito, dieci anni fa, Jamirunnesa non
aveva neanche i soldi per mangiare tutti i giorni. Comprò una mucca e
ripagò il debito vendendo latte. Poi chiese un altro prestito e comprò
un piccolo allevamento di polli. Lo scorso anno l'idea geniale: un
piccolo prestito dalla Gramen Bank, che offre finanziamenti per donne
povere che desiderano intraprendere un'attività imprenditoriale
rimanendo a casa, e la sua vita cambia. Jamirunnesa acquista un
telefonino Nokia e
crea un servizio telefonico presso la sua casa. Gli abitanti del piccolo
villaggio del Bangladesh, Jolarpar, 20 miglia a nord della capitale,
Dhaka, ogni giorno si recano da lei per telefonare chi al figlio
lontano, chi al medico della città o al negoziante per vendere i propri
prodotti. È l'unico telefono per 5mila persone e la giovane guadagna al
mese 50 dollari, due volte il reddito mensile medio di un cittadino del
Bangladesh. "Dieci anni fa non avevo più speranze oggi - ha detto
la donna a Nandonet -
credo che la vita valga la pena di essere vissuta". Con le entrate
del servizio telefonico Jamirunnesa ha comprato un pezzo di terreno da
coltivare e ha aperto un conto in banca. "Alcuni clienti della
fattoria cercano di imbrogliare sui prezzi, ma con me non la fanno
franca perché grazie al telefonino conosco tutti i prezzi dei polli in
città". In Bangladesh è un lusso persino il telefono fisso. Meno
dell'1 per cento dei 125 milioni di abitanti possiede un telefono e
100mila cellulari appartengono all'esigua fascia di ricchi delle città.
GrameenPhone, la compagnia telefonica legata alla banca, è l'unica
nella nazione ad offrire i propri servizi di telefonia mobile ai poveri.
Ha attivato anche dei corsi di formazione per chi conosce l'inglese.
Finora sono stati 1114 i paesi raggiunti dalla società che ha in
programma di arrivare quest'anno anche ad altri 886. (Nandonet) |