"Sono convinto che il lavoro dell'Authority,
sia stato molto attento ed i risultati sono un forte passo avanti sulla
strada della completa liberalizzazione del settore". Così il
ministro per le comunicazioni,
Salvatore Cardinale, ha commentato oggi la manovra dell'Autorità
guidata da Enzo Cheli sulle tariffe delle chiamate da fisso a mobile. Il
ministro ha sottolineato che le nuove tariffe si tradurranno in un
risparmio di circa 1500 miliardi per gli utenti. Di parere opposto le
associazioni dei consumatori, Adusbef,
Codacons e Austel
(Associazione utenti telefonici), che hanno deciso di presentare ricorso
al Tar del Lazio, per ottenere maggiori riduzioni dei costi. Le
associazioni chiedono una diminuzione di almeno un altro 10 per cento e
la restituzione da parte dei gestori di 10 mila miliardi di lire agli
utenti per compensare il caro tariffe finora applicato. "Non è
assolutamente giusto - si legge in una nota del Codacons - che il
ritardo enorme dell'Autorità ricada a danno degli utenti". in un
comunicato le associazioni elencano le argomentazioni che presenteranno
al Tar. Innanzitutto, nulla giustifica la differenziazione delle tariffe
sera - giorno, o tra chiamate da casa o da ufficio. "Il principio
da applicare è la tariffa più bassa possibile come tariffa giusta per
qualsiasi telefonino e qualsiasi apparecchio di provenienza".
Infine, le associazioni sostengono che non è stato rispettato l'impegno
assunto dall'Authority di far precedere le telefonate da un messaggio
che segnala il costo della chiamata. (Agi) |