La controversia nata sul nome del sito Internet della World Wrestling
Federation è il primo caso risolto dalla Icann,
l'ente incaricato dall'amministrazione Clinton di vigilare sugli
indirizzi nel cyberspazio. Alla Federazione è stato riconosciuto il
diritto di utilizzare il nome www.worldwrestlingfederation.com
che Michael Bosman, un agente di Borsa californiano, aveva invece scelto
per il suo sito. L'ente ha condannato l'uomo a pagare un'ammenda di 60
dollari e a rinunciare all'indirizzo in questione sostenendo che quel
nome era stato registrato con l'intento di vendere il sito, in un
secondo momento, all'organizzazione stessa. Bosman si è difeso
dichiarando che la sua intenzione, al contrario, era quella di creare un
semplice sito per il fanclub del wrestling, ma, appena ha intravisto il
rischio di un processo nel quale avrebbe potuto pagare fino a 100mila
dollari di danni, ha fatto marcia indietro e ha rinunciato alla
registrazione. "La vicenda fa emergere - afferma Louis Touton, vice
presidente dell'Icann - l'efficacia del nuovo sistema, chiamato Uniform
Dispute Resolution Process, nato proprio per proteggere gli utenti da
abusi di questo tipo, anche in considerazione del fatto che ricorrere ai
tribunali tradizionali in queste circostanze implica una spesa e un
tempo d'attesa maggiori. (New
York Times) |