Roma, 19 gennaio 2000

 Tlc: l’Antritrust bacchetta Wind

chiudi

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato  ha condannato il gruppo telefonico Wind per pubblicità ingannevole. Oggetto dell’istruttoria, una serie di spot in cui la società presenta le proprie tariffe come le più convenienti sul mercato, ventilando la possibilità, per i consumatori, di risparmiare fino al 70 per cento, senza specificare però rispetto a quale operatore. Secondo l’Autorità guidata da Giuseppe Tesauro, invece, le tariffe Wind risultano più convenienti rispetto a quelle degli altri soltanto in determinate fasce orarie e rispetto ad uno o all’altro operatore preso in considerazione. La Wind ha obiettato che, dal momento che i nuovi operatori telefonici, tra cui Wind, Infostrada  e Tele2, detengono soltanto una quota marginale del mercato (meno dell’1 per cento), la convenienza oggetto degli spot si riferiva al gruppo Telecom. Ma l’Antitrust, pur riconoscendo che in alcune fasce Wind consente un effettivo risparmio, ha condannato la società e le ha imposto di rettificare il messaggio pubblicitario.

chiudi