Roma, 18 gennaio 2000

Visa rassicura, dopo l'attacco hacker

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"L'attacco dei pirati informatici in Gran Bretagna non ha causato alcuna fuga di informazioni rilevanti per la sicurezza dei nostri clienti". Lo afferma Gabriele Cappelletti, direttore generale dell'Ufficio italiano di Visa International, in una nota relativa alla notizia, pubblicata nei giorni scorsi sul settimanale britannico 'Sunday Times', dell'intrusione a scopo di estorsione compiuta da pirati informatici, nel luglio '99, nel sistema informatico della Visa, società che gestisce 800 milioni di carte di credito nel mondo. La Visa rassicura anche gli oltre nove milioni di titolari di carte Visa italiani, confermando che gli hacker britannici non hanno avuto alcun accesso alle carte di credito. Lo scorso luglio, precisa un comunicato Visa diffuso a Milano, la sede europea di Visa International a Londra ha rilevato ''l'accesso non autorizzato di un soggetto esterno ad un'area non critica'' dei sistemi informatici. Gli hackers - viene aggiunto - non sono entrati in possesso di dati rilevanti in quanto non sono riusciti a penetrare nessuno dei sistemi centrali di elaborazione delle transazioni''. La Visa sottolinea che i ''pirati'' sono stati in grado di accedere ''solo ad informazioni di carattere generale'' come ''piani di marketing e comandi di programmi ormai privi di utilita'''. Nel sottolineare di aver ''rafforzato il sistema informatico'', Visa conferma di aver anche ricevuto una richiesta di riscatto pari a 10 milioni di sterline, circa 30 miliardi di lire, in cambio delle informazioni estorte, e di collaborare con la polizia inglese nelle indagini.

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