"L'attacco dei pirati informatici in Gran Bretagna
non ha causato alcuna fuga di informazioni rilevanti per la sicurezza
dei nostri clienti". Lo afferma Gabriele Cappelletti, direttore
generale dell'Ufficio italiano di Visa International, in una nota
relativa alla notizia, pubblicata nei giorni scorsi sul settimanale
britannico 'Sunday Times', dell'intrusione a scopo di estorsione
compiuta da pirati informatici, nel luglio '99, nel sistema informatico
della Visa, società che gestisce 800 milioni di carte di credito nel
mondo. La Visa rassicura anche gli oltre nove milioni di titolari di
carte Visa italiani, confermando che gli hacker britannici non hanno
avuto alcun accesso alle carte di credito. Lo scorso luglio, precisa un
comunicato Visa diffuso a Milano, la sede europea di Visa International
a Londra ha rilevato ''l'accesso non autorizzato di un soggetto esterno
ad un'area non critica'' dei sistemi informatici. Gli hackers - viene
aggiunto - non sono entrati in possesso di dati rilevanti in quanto non
sono riusciti a penetrare nessuno dei sistemi centrali di elaborazione
delle transazioni''. La Visa sottolinea che i ''pirati'' sono stati in
grado di accedere ''solo ad informazioni di carattere generale'' come
''piani di marketing e comandi di programmi ormai privi di utilita'''.
Nel sottolineare di aver ''rafforzato il sistema informatico'', Visa
conferma di aver anche ricevuto una richiesta di riscatto pari a 10
milioni di sterline, circa 30 miliardi di lire, in cambio delle
informazioni estorte, e di collaborare con la polizia inglese nelle
indagini. |