Le autoritą
cinesi hanno deciso di rafforzare il controllo sui circa 1000
cyber-caffč della capitale. Lo rivela il quotidiano locale China
Daily. Secondo la nuova normativa i gestori dei punti
Internet dovranno sorvegliare, pena la chiusura, che i
navigatori si astengano dal visitare siti pornografici e
dall'usare la rete con finalitą di opposizione politica. A
pochi giorni dalla direttiva che ha esentato produttori e utenti
dall'obbligo di rendere noti i codici sorgenti di un'ampia
fascia di programmi, viene varato un nuovo provvedimento
restrittivo. E' vietato prendere parte a qualsiasi attivitą
telematica che possa danneggiare la sicurezza, l'ordine e gli
interessi pubblici. La diffusione di Internet sta procedendo
rapidamente in Cina e i luoghi improvvisati per collegarsi -
ristoranti, librerie, parrucchieri - si sono moltiplicati nelle
grandi cittą. Nel mese di gennaio a Shanghai ne sono stati
chiusi 127. (AFP) |
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