La
popolarità di Napster,
l'applicazione per gestire i file musicali, è sempre alle
stelle tra i giovani navigatori, nonostante le cause intentate
dalle case discografiche per violazione del copyright. Una
ricerca condotta negli Stati Uniti tra gli studenti universitari
rivela che tre quarti del campione utilizza il software almeno
una volta al mese. Lo studio, realizzato dalla società di
ricerca Webnoize,
evidenzia inoltre che quasi il 60 per cento degli intervistati
sarebbe disposto a pagare fino a 15 dollari al mese (30 mila
lire) per continuare a usufruire del servizio che consente di
immagazinare e scambiare con altri utenti file audio MP3.
Secondo Ric Dube, autore del rapporto, i risultati indicano che
il sistema delle sottoscrizioni, più che il ricorso alle aule
giudiziarie, potrebbe assicurare alle società notevoli
profitti. (Press
Association) |