Molti
bambini rilasciano ai siti Internet informazioni di carattere
privato. Lo rivela uno studio dell'Annenberg
public policy center dell'Universitą della Pennsylvania.
Due terzi dei navigatori in etą compresa tra i 10 e i 17 anni
forniscono agli operatori Internet dati personali in cambio di
doni e biglietti della lotteria. "I genitori devono essere
pił consapevoli dell'abilitą del Web nel carpire informazioni
e i ragazzi avrebbero bisogno di essere pił coinvolti dai
genitori nei discorsi sulla privacy" - ha commentato
l'autore del rapporto Joseph Turrow. "I siti Web" - ha
spiegato - "sono in grado di raccogliere informazioni e di
ricostruire il profilo dei ragazzi e delle loro famiglie".
Dalla ricerca emerge che i piccoli utenti rispondono a domande
sulla disponibilitą di denaro, sui negozi preferiti, sulle
attivitą svolte nel tempo libero, sull'automobile di famiglia e
sulle idee politiche dei genitori. Negli Stati Uniti esiste una
legge che tutela la riservatezza dei dati personali dei minori,
il Children Online Privacy Protection Act del 1998, che vieta la
raccolta di informazioni senza il consenso dei genitori, ma la
normativa si applica solo ai minori di 13 anni. I siti ricavano
la maggior parte delle informazioni proprio dagli utenti tra i
13 e i 17 anni. Sia i ragazzi che i genitori intervistati hanno
ammesso che in casa si sono verificate discussioni sulla
cessione di informazioni in rete. (Associated
Press) |