Cinque persone,
tra cui tre residenti in Indonesia e Russia, sono state
incriminate a Dallas per aver commerciato in pornografia
infantile sulla Rete. Si tratta della prima volta che una corte
americana accusa residenti all'estero per un simile reato via
Internet. I cinque, coordinati da una coppia che vive a Dallas,
vendevano pornografia con minori protagonisti attraverso siti
chiamati Child
rape o Lolita
hardcore. Il procuratore federale del nord Texas, Paul
Coggins, ha accusato gli stranieri che trafficano in porno
minorile su Internet di "aver invaso il nostro paese".
Con questa incriminazione è la prima volta che vengono
attaccati Web master stranieri e i coloro complici corrotti
negli Usa. Tra il materiale sequestrato - come si legge nel
testo dell'incriminazione - c'erano foto di bambini addirittura
di 4 anni che avevano rapporti sessuali con adulti.
(Ansa) |