Internet come strumento di sviluppo del Terzo mondo: e' l'obiettivo
di un'iniziativa comune lanciata oggi dalla Banca Mondiale e dal gruppo
giapponese Softbank, che investiranno 500 milioni di dollari, quasi
1.000 miliardi, in progetti legati a Internet in un centinaio di Paesi
in via di sviluppo. Con questo scopo sara' costituita una joint venture
tra International Finance Corp. (Ifc), controllata dalla Banca mondiale,
e Softbank, il colosso nipponico dei software e di Internet, con un
capitale iniziale di 200 milioni di dollari. Questa societa' comune, che
sara' operativa dal prossimo 15 marzo e si chiamera' Softbank emerging
countries (Sbem), verra' controllata al 75% da Softbank e al 25% da Ifc.
La sussidiaria della Banca mondiale, pero', alimentera' anche i fondi di
investimento creati gia' da Softbank in America latina e in Cina, cosi'
da portare l'investimento totale a 500 milioni di dollari, al cambio
attuale 990 miliardi di lire, da utilizzare per l'avvio di nuove
societa' nel campo di Internet. L'iniziativa, la prima di questo tipo
nel mondo, e' stata presentata oggi a Tokyo da Masayoshi Son, presidente
di Softbank, da molti definito il 'Bill Gates giapponese', che e'
all'origine dell'idea, e da James Wolfensohn, presidente della Banca
mondiale, che ha indicato la necesita' di ridurre il prima possibile
''il divario digitale globale'' tra i Paesi piu' avanzati e quelli invia
di sviluppo. (ANSA) |