Roma, 14  febbraio 2000

Hacker cinesi rivendicano attacchi siti Giappone

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Un misterioso gruppo cinese che si autodefinisce ''l'estrema destra cinese'' ha rivendicato oggi, nel suo sito internet, gli attacchi compiuti contro siti informatici giapponesi, e ha chiamato i ''patrioti cinesi'' a unirsi alla lotta virtuale contro i''cani arabbiati'' nipponici. ''L'Alleanza anti-giapponese dell'estrema destra cinese'' afferma di avere attaccato una trentina di siti internet in Giappone tra il 24 gennaio e il 13 febbraio. I siti di numerosi ministeri, tra cui quello della Scienza e della tecnologia, dei trasporti e della Funzione pubblica sono stati attaccati, cosi' come quello dell'Ufficio investigatico del primo ministro'', indica oggi il movimento nel suo sito internet. Il gruppo, che dice di volere ''una nuova guerra antigiaponese'', scrive anche di aver violato siti del parlamento e dell'Agenzia di pianificazione economica (EPA) giapponesi, del grande quotidiano Mainichi Shimbun e della catena televisiva NHK. Ancora, il movimento, ''fondato da appassionati di informatica dotati di forti sentimenti patriottici'' afferma di aver colpito siti della Posta centrale di Okinawa, una casa di riposo a Kyoto, e l'ufficio del gruppo JVC negli Stati Uniti. ''Sta a voi allungare la lista'', incitano gli autori del sito, invitando i loro rappresentanti a '' colpire i cani arrabbiati giapponesi''.  (ANSA-AFP)

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