Gli informatici si stanno ispirando all'immunologia per
studiare una strategia che renda i computer capaci di reagire ai virus.
Lo afferma The Economist, dove si legge che i programmi anti virus
attuali sono in grado di identificare ed espellere solo alcuni tipi noti
di virus. L'idea di un sistema immunitario digitale, lanciata qualche
anno fa a livello teorico da Stephanie
Forrest dell'Università del New Mexico e da Alan Parelson del
Laboratorio Nazionale di Los Alamos, viene ora ripresa da Ibm
e Symantec. Il
software Ibm, elaborato presso il centro di ricerca aziendale Thomas J.
Watson a New York, si chiama, appunto, Digital Immune System. Quando il
Dis è installato su un computer e intercetta un virus sconosciuto invia
automaticamente il file sospetto a una centrale di analisi che lo usa
per infettare una rete isolata di Pc e valutarne le reazioni. In tal
modo si ricavano informazioni sull'identificazione del virus e
sull'antidoto per contrastarlo. Dopo un test sul file sospetto tali
informazioni vengono inoltrate al computer che ha riscontrato il
problema e diffuse via Internet. L'intero processo avviene
automaticamente senza necessità di interventi umani. Sul sistema Ibm
lavora anche Symantec per raffinare le attuali tecniche di
identificazione dei virus. Anche l'Artificial Immune System elaborato da
Forrest si basa sull'analogia con un processo proprio dell'organismo
umano, quello della cosiddetta selezione negativa. Il sistema
immunitario deve riconoscere e distruggere i corpi estranei. Pertanto i
linfociti, le cellule preposte a tale compito, che reagiscano con le
molecole normalmente presenti nell'organismo vengono distrutti. Allo
stesso modo, un computer dotato di un sistema immunitario digitale
esamina i pacchetti di informazioni ricevuti mediante un confronto tra
stringhe di 49 bit. Le stringhe dette detector che abbiano almeno 12 bit
consecutivi uguali rispetto al pacchetto vengono cancellate e sostituite
da altre generate casualmente. Un detector che sopravvive per due giorni
è ritenuto idoneo come marcatore per intercettare gli invasori
estranei. |