Il buon nome di
un'azienda ormai non dipende più solo dalla qualità dei
prodotti e dei servizi reali che offre ma anche, e quasi
soprattutto, dalla capacità di tenere sempre raggiungibile ed
efficiente il suo sito Internet, qualsiasi cosa accada. Lo ha
sostenuto il vicepresidente della Bank of America, Brian Vigue,
che venerdì scorso ha illustrato i sistemi di sicurezza
informatici "in caso di disastri" come terremoti,
uragani, sabotaggi, incendi e simili. "Se la gente non può
accedere alla tua pagina Web - ha detto Vigue, responsabile
della Consumer finance technology della banca statunitense - non
puoi avere una buona reputazione". "Per perderla,
assieme a molti soldi - ha sottolineato l'esperto nel corso del
seminario sulla "Sicurezza in rete", organizzato da
D&D Comunication - bastano poche ore e a volte pochi minuti.
Chi opera in connessione con il Nasdaq, dopo 24 ore di black-out
comincia a pagare ''multe'' salate". Quale prova che
l'essere sempre e comunque on line è fonte di prestigio, Vigue
ha citato le pagine di Microsoft:
quando ci sono problemi, ha detto, molti vi si collegano
"per vedere se Internet funziona". (Ansa) |