Roma, 11 luglio 2000
ore 12:30

Universita' di Bologna: testi antichi consultabili on line

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Manoscritti preziosi, antichi papiri, spartiti musicali settecenteschi e cinquecentine, di solito patrimonio di pochi eletti, da oggi sono a disposizione di tutti, ovviamente a distanza, cioè on-line. Si chiama ''Mostra virtuale dei materiali delle biblioteche'' il progetto realizzato dall'Università di Bologna, la casa editrice Clueb e il Cineca, con il patrocinio di Bologna 2000, che ha dato vita al sito Librit dove sono stati inserite 4300 immagini ad altissima definizione e ''leggere'' (in formato.jpg) delle opere più rare conservate in 21 biblioteche universitarie di Bologna. I ''pezzi'' che sono stati digitalizzati, cioè fotografati con sensibilissime macchine a dorso digitale, sono per il momento 180 (si va dall' ''Anatomia'' del Valverde del 1500 ai manoscritti di arte medica orientale, ai pezzi di corteccia di palma rilegati) ''ma il sito e' destinato a rimanere e ad ampliarsi'', ha spiegato durante la conferenza stampa Luigi Guardigli che ha curato per la Clueb la parte tecnica del progetto. L'esemplare più prezioso e' il codice Ludolfo, manoscritto riccamente miniato del XV secolo, custodito all'Archiginnasio che tutti ora potranno ammirare. Per realizzare il museo virtuale sono stati spesi circa 50 milioni, una cifra contenuta ''grazie anche al personale delle biblioteche che ha offerto la propria collaborazione'', ha ricordato Guardigli. (Ansa)

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