Roma, 11 maggio 2000
ore 13:15

Microsoft presenta la controproposta

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Microsoft ha presentato la sua controproposta per evitare la divisione della società in due aziende. Secondo Microsoft la proposta di smembramento avanzata dal Dipartimento di giustizia e da 19 Stati americani deve essere respinta perché non si può dimostrare in alcun modo che tale rimedio possa favorire una maggiore competizione tra i concorrenti dell'azienda. Se il giudice Jackson accetterà la proposta del governo, la compagnia chiederà che il processo venga rinviato a dicembre. "Più severe saranno le misure, più lunghi saranno i tempi necessari a Microsoft per difendere i propri interessi" - ha dichiarato il legale della società William Neukom. In alternativa alla richiesta di smembramento, Microsoft si impegna a rimuovere dal suo sistema operativo Windows l'icona del programma di navigazione Internet Explorer e consentirà ai costruttori di computer di installare sulla piattaforma qualsiasi tipo di software, compresi quelli progettati da aziende concorrenti, alle stesse condizioni contrattuali offerte ai produttori che installano esclusivamente programmi Microsoft. La società è disposta anche a rendere accessibili alcuni elementi tecnici per consentire ai programmatori di sviluppare software per Windows ma non rivelerà il codice sorgente: secondo Neukom, infatti, l'open source "distruggerebbe il valore del marchio Windows". Richard Blumenthal, procuratore generale del Connecticut, uno degli stati coinvolti nel processo, ha commentato la controproposta di Microsoft definendola "inadeguata a riparare i danni causati dai suoi abusi monopolistici". L'accusa ha tempo fino al 17 maggio per ribattere mentre la fase istruttoria dovrebbe cominciare il 24 maggio. (Associated Press)

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