Microsoft
ha presentato la sua controproposta per evitare la divisione
della società in due aziende. Secondo Microsoft la proposta di
smembramento avanzata dal Dipartimento
di giustizia e da 19 Stati americani deve essere respinta
perché non si può dimostrare in alcun modo che tale rimedio
possa favorire una maggiore competizione tra i concorrenti
dell'azienda. Se il giudice Jackson accetterà la proposta del
governo, la compagnia chiederà che il processo venga rinviato a
dicembre. "Più severe saranno le misure, più lunghi
saranno i tempi necessari a Microsoft per difendere i propri
interessi" - ha dichiarato il legale della società William
Neukom. In alternativa alla richiesta di smembramento, Microsoft
si impegna a rimuovere dal suo sistema operativo Windows l'icona
del programma di navigazione Internet Explorer e consentirà ai
costruttori di computer di installare sulla piattaforma
qualsiasi tipo di software, compresi quelli progettati da
aziende concorrenti, alle stesse condizioni contrattuali offerte
ai produttori che installano esclusivamente programmi Microsoft.
La società è disposta anche a rendere accessibili alcuni
elementi tecnici per consentire ai programmatori di sviluppare
software per Windows ma non rivelerà il codice sorgente:
secondo Neukom, infatti, l'open source "distruggerebbe il
valore del marchio Windows". Richard Blumenthal,
procuratore generale del Connecticut, uno degli stati coinvolti
nel processo, ha commentato la controproposta di Microsoft
definendola "inadeguata a riparare i danni causati dai suoi
abusi monopolistici". L'accusa ha tempo fino al 17 maggio
per ribattere mentre la fase istruttoria dovrebbe cominciare il
24 maggio. (Associated
Press) |