Roma, 11 febbraio 2000

In Usa è boom degli stranieri per le professioni hi-tech

chiudi

Le aziende hi-tech statunitensi sono alla ricerca di professionisti di altri paesi che ricoprano posizioni chiave nelle loro strutture. Nelle discipline tecnico-scientifiche, infatti, sono spesso gli stranieri a primeggiare all'interno delle Università americane. La polizia federale per l'immigrazione, però, tende a frenare il flusso degli stranieri che lavorano negli Stati Uniti ed è per questo che l'industria hi-tech sta chiedendo al Congresso di cambiare le regole. La Hewlett Packard, per esempio, l'anno scorso è stata criticata dai sindacati per aver usufruito di un programma speciale con il quale era possibile che su 7.800 nuovi dipendenti 200 fossero stranieri. Già nel 1998 il Congresso aveva aumentato il numero dei visti concessi agli stranieri, da 65mila a 115mila all'anno. Il provvedimento, però, non è riuscito a soddisfare le esigenze delle aziende hi-tech che, secondo il Bureau of Labor Statistics, sono aumentate da quattro milioni nel '90 a circa cinque milioni nel '98. (Usa Today)

chiudi